ULTHA – All That Has Never Been True

Pubblicato il 12/04/2022 da
voto
7.5
  • Band: ULTHA
  • Durata: 00:58:28
  • Disponibile dal: 01/04/2022
  • Etichetta:
  • Vendetta Records

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Se facciamo un passo indietro di qualche anno, nel 2018 usciva “The Inextricable Wandering”, terzo disco degli Ultha e uno dei picchi del loro repertorio, fulgido esempio della capacità della band di Colonia di rivisitare sonorità black metal e fonderle con suggestioni dark wave e un profondo mood ombroso, spesso incline ad una certa circolarità ipnotica. Successivamente è venuto il tempo di due EP – “Belong” e “Floors of Heaven” – episodi assolutamente interessanti, ma considerati minori da un pubblico che a un certo punto è stato distratto dalle continue voci di scioglimento, divulgate, confermate e poi puntualmente smentite da una band che negli ultimi tempi ha dato l’impressione di avere le idee un tantino confuse. E l’arrivo di questo nuovo full-length, pubblicato a sorpresa lo scorso primo aprile, non fa altro che confermare l’indole eccentrica della formazione tedesca, che, come se niente fosse, ritorna con quasi un’ora di nuova musica, riprendendo il filo del discorso in totale tranquillità. Evidentemente, gli Ultha hanno trovato nuovamente un proprio equilibrio e “All That Has Never Been True” in effetti ce li ripresenta con il sound e il senso estetico che avevamo imparato a conoscere in questi anni. Si delineano i consueti linguaggi sensoriali, un ipnotismo sottile che vuole essere una graduale spoliazione, un morbido e ovattato abbandono a una lunga catena di spunti e suggestioni. La tracklist appare subito piuttosto varia, con le classiche suite sfibranti tipiche della band alternate a pezzi più brevi e diretti, e questo lieve cambio di approccio contribuisce a rendere l’ascolto un trip maggiormente incalzante rispetto al solito, con sbalzi un poco più netti e accentuati tra l’animo ostile e quello più intimo e inquieto. L’atmosfera generale, comunque, è quella di sempre: i suoni, così come la vista gamma di voci, seguono una parabola di visioni e ambientazioni che in qualche modo si rifanno alle esibizioni live del gruppo, dove convivono legittimi cenni alla tradizione black metal e un immaginario urbano, grigio, quasi da film noir. Brani come “Der alte Feind (Jeder Tag reißt Wunden)”, “Haloes in Reverse” e “Rats Gorged the Moon… and All Fell Silent” rincorrono la classica idea di black metal circolare, ipnotico e struggente – a tratti simile a una nenia desolata – da sempre cara a Ralph Schmidt e compagni, raggiungendo ottimi risultati su ogni fronte, sia quando la tessitura diviene quasi energia concreta, sia quando è la melodia a guidare il suono.
Era difficile superare un’opera come “The Inextricable Wandering”, ma al tempo stesso non si può dire che “All…” manchi del tutto il bersaglio: dopo un periodo a dir poco incerto, fa piacere ritrovare gli Ultha vivi e vegeti, ancora in grado di maneggiare i loro marchi di fabbrica con assoluta disinvoltura e di regalarci composizioni piene di sentimento, su cui vale sempre la pena concentrarsi.

TRACKLIST

  1. Dispel
  2. Der alte Feind (Jeder Tag reißt Wunden)
  3. Bathed in Lightning, Bathed in Heat
  4. He Knew and Did Not Know
  5. Carrion (To Walk Among the Spiders)
  6. Haloes in Reverse
  7. Rats Gorged the Moon...and All Fell Silent
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