UMBRA NOCTIS – Asylum

Pubblicato il 04/05/2024 da
voto
6.5
  • Band: UMBRA NOCTIS
  • Durata: 00:40:14
  • Disponibile dal: 12/04/2024
  • Etichetta:
  • Drakkar Productions

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La necessità di comporre e pubblicare nuova musica segue per ognuno percorsi e tempistiche differenti, che non vanno certamente forzati in nome di una prolificità artificiosa che rischia per alcuni di abbassare vistosamente il livello qualitativo della propria proposta: il problemi fortunatamente non sembra affliggere i nostrani Umbra Noctis, da sempre piuttosto parsimoniosi nel rilascio di nuovo materiale come nel caso del nuovo “Asylum”, uscito ben sette anni dopo l’ultimo “Via Mala” e nuovo intenso episodio nella discografia della black metal band italiana.
Nonostante il lungo lasso di tempo, la band sembra riprendere le tracce lasciate dal penultimo arrivato, secondo una fusione di musica, emozioni e suggestioni piuttosto peculiare: chi conosce già gli Umbra Noctis infatti, sa come il loro black metal sappia assumere forme espressive e diramazioni differenti, mettendo in scena una serie di influenze che esulano talvolta persino dal pur ampio mondo del metal per andare a toccare i territori frastagliati del rock e dell’alternative music più funerea e disperata.
Se a livello stilistico quindi, i Nostri mettono in atto una fusione piuttosto interessante, qualche lacuna più evidente emerge a livello compositivo, dove si incappa spesso in soluzioni fin troppo approssimative per una band dalla storia e dalla discografia così nutrita. “I Cieli Piangono” regge botta grazie soprattutto alle distorsioni e al buon riff centrale, impregnato di negativo black metal primordiale, mentre “Incontro”, interessante appunto nella contrapposizione tra chitarre pulite e voce distorta, non sembra colpire nel segno, lasciando un sentimento di incompiutezza che aleggia pericoloso su molti passaggi del disco. Anche la strumentale “3.14” mostra troppa irruenza nel proporre il motivo principale del pezzo, finendo per bruciare troppo presto le sue potenzialità ed il suo pathos.
Le cose migliorano invece quando è la grezza radice black metal a prevalere, mostrando paradossalmente proprio nell’inattesa cover di “Anno Horribilis MMXX” dei Timoria un guizzo di malvagità quasi assente nel resto del lavoro, o nei passaggi più tirati di “Green Eyes” e “Sentiero 407 (Asylum)”, brano lungo ed articolato dove risalta in parte l’esperienza quasi ventennale della band.
Scelte di produzione discutibili, un cantato in italiano insidioso e alcune soluzioni compositive eccessivamente statiche, finiscono insomma per gettare fin troppe ombre su di una proposta in realtà intrigante, portata avanti nel tempo con passione e trasporto ma realizzata forse con poca cura nei dettagli e poca malizia in sede di songwriting.
Sonorità più incisive e maggior concretezza nella scrittura avrebbero sicuramente donato ad “Asylum” una cera più accattivante e dinamica di quanto non sia stato fatto in questo caso.

TRACKLIST

  1. I Cieli Piangono
  2. Incontro
  3. Sentiero 407 (Asylum)
  4. 3.14
  5. Green Eyes
  6. Anno Horribilis MMXX (Timoria Cover)
  7. What If...?
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