UN – Sentiment

Pubblicato il 25/09/2018 da
voto
8.0
  • Band: UN
  • Durata: 00:53:24
  • Disponibile dal: 28/09/2018
  • Etichetta:
  • Translation Loss

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“Sentiment” è il secondo full-length di questi quattro ragazzi di Seattle, che in quattro brani dalla durata complessiva di cinquantatré minuti ci hanno spiegato il loro modo di intendere funeral doom. Come giustamente si confà, a chi decide di destreggiarsi in questo tipo di proposta musicale, le canzoni si basano quasi esclusivamente su fattori emotivi ed emozionali, ponendo come fulcro della loro musica intensità e pathos per suscitare nell’animo dell’ascoltatore un certo tipo di sensazioni. Ciò che riesce molto bene agli Un è nel bilanciare sapientemente la pesantezza di queste atmosfere funeree e catastrofiche con alcune venature sludge che rendono il suono più vibrante e coinvolgente. Inoltre, a rendere maggiormente fruibile e particolarmente riuscito questo platter, sono alcune parti più melodico/atmosferiche: parliamo di bagliori melodici, ora strumentali, ora vocali che talvolta irrompono come a fare ‘tirare il fiato” l’ascoltatore. Prendete, a titolo esemplificativo, ma non esaustivo, la suite con voce femminile nella parte centrale di “Pools Of Reflections”, che è letteralmente da brividi, oppure questi tremolo riff liquidi e pieni di riverbero, o ancora l’ipnotico refrain chitarristico nel finale della titletrack che potrebbe durare in eterno senza annoiare. Ecco, è proprio questa loro capacità di essere ripetitivi senza essere noiosi, a fare di questo album una delle uscite più interessanti nel suo ambito. Un po’ come hanno fatto, in maniera diversa e con risultati che hanno retto anche la prova del tempo, gruppi come Shape Of Despair, Clouds, Bell Witch oppure i Loss. Anche gli Un provano a ritagliarsi un proprio spazio all’interno della scena, e a nostro avviso, lo meritano. Ovviamente deve piacere il genere, ma il consiglio che ci sentiamo di dare al pubblico più restìo è quello di non essere timoroso, “Sentiment” è un disco talmente emozionale e ben fatto che potrebbe piacere anche a chi non è totalmente fan. Un album che abbiamo già annotato nel nostro taccuino virtuale per la top ten di fine anno.

TRACKLIST

  1. In Its Absence
  2. Pools of Reflection
  3. Sentiment
  4. A Garden Where Nothing Grows
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