UNDERGANG – De syv stadier af fordærv

Pubblicato il 26/08/2023 da
voto
7.0
  • Band: UNDERGANG
  • Durata: 00:21:02
  • Disponibile dal: 01/09/2023
  • Etichetta:
  • Dark Descent
  • Me Saco Un Ojo Records

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A volte si fatica a comprendere pienamente i ragionamenti e le dinamiche dietro le pubblicazioni degli Undergang. Che il gruppo sia stacanovista e iperattivo è ormai cosa nota, tuttavia in certi casi non si può fare a meno di pensare che un pizzico di ordine in più sul fronte uscite potrebbe non solo rendere la vita più facile agli ascoltatori, ma anche e soprattutto valorizzare al meglio gli sforzi della band danese.
Prendiamo questo nuovo “De syv stadier af fordærv”, un mini che arriva fra noi a pochi mesi di distanza da uno split con gli Spectral Voice: parliamo di sette nuovi brani più tre usciti a giugno, per un totale di una quarantina di minuti di musica che avrebbe potuto tranquillamente costituire un full-length dalla portata notevole.
Se da un lato capiamo benissimo il desiderio del quartetto di voler condividere una pubblicazione con una band amica – vedi appunto il recente split con i death metaller americani – dall’altro si teme che questo continuo ‘spezzatino’ alla lunga faccia perdere rilevanza alle uscite del gruppo di Copenhagen, soprattutto se si considera l’elevato numero di nuovi album che ogni settimana piovono sugli appassionati.
Detto ciò, non ci resta che dare il giusto credito a questo EP, ennesima dimostrazione del buono stato di salute dei death metaller danesi; una musica inquieta e che si diverte ad inquietare, quella di D. Torturdød e compagni, i quali continuano a mettere in mostra una indubbia abilità nel creare scenari sonori dinamici e ispirati, partendo da basi e influenze ormai note a tutti.
Rispetto al materiale incluso nello split con gli Spectral Voice, queste composizioni puntano maggiormente sull’essenzialità, abbassando il minutaggio e cercando un’immediatezza che, nel lavoro uscito a inizio estate, era invece stata sostituita da un approccio maggiormente articolato e da un carattere di autorevolezza più spiccato, sulla falsariga dei Carcass di “Necroticism”. I maestri inglesi vengono chiaramente evocati anche in questa sede, ma all’interno di pezzi che fanno riassaporare una vena death-grind più pura ed essenziale. Non mancano comunque i break inaspettati, come dimostra la più tetra “Livløs i en pøl af egne udskillelser”, oppure la groovy e sprezzante “Misfarvning af liget”, canzone che riesce a colpire nel segno con una parte centrale veramente orecchiabile.
Alla fine dei conti, ogni riff appare a fuoco, tanto che è davvero un senso di completezza e piena realizzazione quello che traspare all’interno dell’opera. Insomma, anche questa volta hanno ragione gli Undergang. Ora non resta che attendere altri nuovi brani, progetti e incarnazioni dell’estro e della smania di un gruppo in perenne movimento.

TRACKLIST

  1. Død
  2. Mælkehvid og gennemsigtigt
  3. Livløs i en pøl af egne udskillelser
  4. Dødsstivhed
  5. Misfarvning af liget
  6. Forrådnelse
  7. Skeletisering
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