UNDERGANG – Døden Læger Alle Sår

Pubblicato il 09/07/2015 da
voto
7.5
  • Band: UNDERGANG
  • Durata: 00:51:01
  • Disponibile dal: 10/07/2015
  • Etichetta:
  • Me Saco Un Ojo Records

Spotify:

Apple Music:

Ci è voluto più tempo del previsto (era stato annunciato per lo scorso autunno), ma il nuovo album degli Undergang è ora finalmente nelle nostre mani. Per la prima volta nella storia della band di Copenhagen, le registrazioni hanno avuto luogo negli USA, sotto la guida del produttore Greg Wilkinson (Atriarch, Abstracter, Om), ma lo stile dei ragazzi è lungi dall’essersi alterato. David Torturdød e soci al solito miscelano influenze Grave, Rottrevore e Autopsy, insieme a un approccio crust percepibile più o meno ovunque. La band, sebbene non inventi nulla di nuovo, si mantiene su livelli qualitativi molto alti, questa volta optando per miscelare la crudezza totale del debut “Indhentet af Døden” con le strutture più “elaborate” e le tentazioni doom dell’ultimo “Til Døden os Skiller”. Come sempre, il materiale si regge su un basso ultra distorto e togli fiato e su un drumming semplicissimo, il cui unico obiettivo è quello di braccare l’ascoltatore senza lasciargli tregua. Torturdød chiude poi il cerchio con il suo growl ripugnante e la solita sequela di riff ignorantissimi. Prendendo spunto in egual misura dai due platter precedenti, l’album arriva ad offrire sia tracce molto dirette e ritmate, sia vaghi tentativi di affinamento in cui il gruppo, su un andamento narcolettico, sfoga la propria passione per atmosfere da horror B movie. Questa alternanza di registri conferisce al disco una discreta dose di eterogeneità: il lavoro, non a caso, si apre con i due minuti scarsi della title track e si chiude con gli otto di “Det Gør Kun Ondt Til Du Dør”, traccia conclusiva per natura, che annulla le ultime speranze di uscire indenni dall’ascolto di un disco che potrebbe essere la colonna sonora della peggior distopia urbana. Brutali, ributtanti ma – incredibilmente – anche vagamente orecchiabili, i death metaller danesi con “Døden Læger Alle Sår” si confermano una delle band di punta del panorama underground. Pur allontanandosi in parte dalle soluzioni del precedente lavoro, per tornare ad una formula più schietta e penetrante, i Nostri sono riusciti ad evitare il sentore di involuzione, confermandosi compositori ispirati e fornendo l’ennesima prova di forza e coerenza. Ora non resta altro da fare che aprire bene le orecchie e lasciarsi ammorbare.

TRACKLIST

  1. Døden Læger Alle Sår
  2. Jomfrublodbad
  3. Kronisk Betændelse i tarmene
  4. Ad Ligbitum
  5. Radbrækket
  6. Lemlæstelsens Kunst
  7. Kogt i Blod
  8. Gravrust
  9. Dødsfald
  10. De Gør Kun Ondt til du dør
1 commento
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.