UNDEROATH – Anthology 1999-2013

Pubblicato il 09/11/2012 da
voto
6.5
  • Band: UNDEROATH
  • Durata: 01:00:00
  • Disponibile dal: 06/11/2012
  • Etichetta:
  • Solid State Records

Spotify:

Apple Music:

Gli Underoath lasciano le scene dopo una carriera certo travagliata, ma altresì costellata di successi. Da qualche tempo – soprattutto dalla dipartita del batterista, cantante e leader Aaron Gillespie – il gruppo è apparso disorientato e tutt’altro che sereno, tuttavia è difficile dimenticare che i floridiani siano stati per diversi anni il nome di punta del cosiddetto “screamo” del nuovo millennio e di certa frangia melodic metal-core, grazie in primis a opere di enorme successo commerciale come l’orecchiabilissimo “They’re Only Chasing Safety” o il ben più cupo e strutturato “Define The Great Line”. A circa quindici anni dalla fondazione, giunge quindi per questi ragazzi il momento di chiudere e di tirare le somme: è già in programma un tour di addio per il 2013, ma ovviamente non poteva mancare all’appello il più classico dei “best of”, compilato dai Nostri con il supporto della Solid State Records, loro partner di vecchia data. “Anthology 1999-2013”, come già dichiara il titolo, prende in esame l’intera discografia degli Underoath, proponendo una tracklist stilata in un ordine cronologico rovesciato, partendo cioè dalle esperienze più recenti e indicando via via le più lontane nel tempo. Si passa così dagli inediti “Sunburnt” e “Unsound” – sullo stile dell’ultimo “Ø (Disambiguation)” ma più ariose nel cantato – a varie hit del passato recente estratte dagli album citati in apertura, per arrivare quindi al vecchio singolo “I’ve Got Ten Friends…”, ai primi esperimenti melodici di “The Changing Of Times” e, ormai a lotto quasi terminato, allo pseudo death-black-core di “Cries Of The Past” e al metal-core grezzo (e trascurabile) del debut “Act Of Depression”. La raccolta si dimostra quindi completa e rende omaggio persino al passato remoto della formazione, la quale, come solo pochi sanno, agli esordi era votata a un sound ben più aggressivo di quello con cui è “esplosa” qualche anno più tardi. In definitiva, anche se di certo non si può definirlo un prodotto indispensabile, “Anthology 1999-2013”, se preso per ciò che è, si concretizza come un biglietto da visita – o come uno spaccato – accurato di una band che, piaccia o meno, ha fatto la storia di certa musica “alternativa” del nuovo millennio. Neofiti o curiosi potrebbero prendere nota…

TRACKLIST

  1. Sunburnt
  2. Unsound
  3. In Division
  4. Catch Myself Catching Myself
  5. Paper Lung
  6. Desperate Times, Desperate Measures
  7. Too Bright To See, Too Loud To Hear
  8. In Regards To Myself
  9. You're Ever So Inviting
  10. Writing On The Walls
  11. A Boy Brushed Red Living In Black And White
  12. Reinventing Your Exit
  13. It's Dangerous Business Walking Out Your Front Door
  14. I've Got Ten Friends And A Crowbar That Says You Ain't Gonna Do Jack
  15. When The Sun Sleeps
  16. Cries Of The Past
  17. Heart Of Stone
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.