UNEARTH – I I I: In The Eyes Of Fire

Pubblicato il 15/08/2006 da
voto
8.5
  • Band: UNEARTH
  • Durata: 00:45:00
  • Disponibile dal: 14/08/2006
  • Etichetta:
  • Metal Blade Records
  • Distributore: Audioglobe

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Probabilmente la Metal Blade definisce “III: In The Eyes Of Fire”, il terzo album degli Unearth, un album di semplice ‘metallic hardcore’ per cercare di attirare il più possibile l’attenzione delle fasce di pubblico più trendy. Ci sembra infatti difficile che la famosa label di Brian Slagel non si sia accorta di avere fra le mani qualcosa di infinitamente più completo e interessante, ovvero uno dei più validi album thrash metal usciti negli ultimi anni, nonchè la cosa migliore che la band statunitense abbia realizzato nella sua carriera. Avevamo lasciato il quintetto di Boston con “The Oncoming Storm”, lavoro senz’altro discreto che però strizzava troppo l’occhio a soluzioni care agli amici Killswitch Engage, contaminandole a tratti con improbabili e goffe divagazioni NWOBHM. Oggi però tali ingenuità sono per nostra fortuna sparite ed è un vero piacere notare quanto il gruppo sia maturato e migliorato nel giro di un paio d’anni, andando a riscoprire un passato che oltreoceano è stato troppo presto dimenticato e che ha in band come primi Meshuggah, At The Gates, Pantera e, ovviamente, Testament e primi Metallica, alcuni dei suoi principali esponenti. Gli Unearth hanno guardato proprio a queste formazioni per dar vita al loro nuovo full-length, sfoderando di conseguenza strutture mai ovvie e soprattutto un lavoro di chitarre eccezionale, elevato all’ennesima potenza dall’ottimo lavoro in sede di regia di Mr. Terry Date, ovvero colui che, tra le altre cose, ha prodotto un certo “Time Does Not Heal” e un certo “Vulgar Display Of Power”! Il riffing è senza dubbio la cosa che al primo impatto più colpisce di “III: In The Eyes Of Fire”, in quanto sia Ken Susi che Buzz McGrath non si erano mai espressi su tali livelli prima d’ora: ispirazione costante, tecnica sopraffina, ottimo gusto nelle melodie e citazioni azzeccatissime. A loro vanno i nostri più grandi complimenti, tuttavia non ci sentiamo di lasciare in secondo piano la performance del buon Trevor Phipps, che pur non essendo dotato di un’ugola particolarmente istrionica è riuscito a marchiare a fuoco ogni singola traccia di questo platter, variando quanto basta le sue interpretazioni in modo da caratterizzare a dovere ogni passaggio. Undici brani compongono questa terza fatica degli Unearth e a chi scrive piacerebbe citarli tutti, poichè ognuno di essi ha al suo interno qualcosa di altamente speciale ed esaltante. Però, per non risultare noiosi, ci si limiterà a raccomandarvi l’ascolto della terremotante “This Glorious Nightmare”, della velocissima “Giles”, dell’evocativa “Unstoppable” e del macigno “Bled Dry”, forse le canzoni migliori di un disco eccellente sotto ogni punto di vista, che proietterà gli Unearth ai vertici della scena metal a stelle e strisce e non solo. Dopo “Alive Or Just Breathing” dei Killswitch Engage, la cosiddetta New Wave Of American Metal ci ha regalato un nuovo vero capolavoro, in grado di mettere d’accordo sia i giovani adepti del metalcore (non mancano infatti i breakdown da massacro totale!), sia i metalhead più legati alla tradizione, i quali rimarranno con tutta probabilità piacevolmente sorpresi una volta al cospetto di due giovani chitarristi americani che sanno andare ben oltre il classico riff svedese o il rallentamento da mosh. Segnatevelo bene: “III: In The Eyes Of Fire” è senza dubbio uno dei dischi dell’anno!

TRACKLIST

  1. This Glorious Nightmare
  2. Giles
  3. March Of The Mutes
  4. Sanctity Of Brothers
  5. The Devil Has Risen
  6. This Time Was Mine
  7. Unstoppable
  8. So It Goes
  9. Impostors kingdom
  10. Bled Dry
  11. Big Bear And The Hour Of Chaos
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