UNGFELL – De Gh​ö​rnt

Pubblicato il 03/12/2024 da
voto
7.5
  • Band: UNGFELL
  • Durata: 00:47:47
  • Disponibile dal: 29/11/2024
  • Etichetta:
  • Eisenwald Tonschmiede

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Svizzeri? No, di più, Ungfell. Andando oltre la proverbiale puntualità elvetica, la band di Zurigo, capitanata dal mastermind Menetekel, è arrivata così, di punto in bianco, cogliendoci piacevolmente di sorpresa, al suo quarto album in carriera.
Dopo aver esordito sette anni fa con l’ottimo “Tôtbringære”, bordato di Peste Noire da cima a fondo, gli Ungfell hanno sapientemente sviluppato il proprio cammino folk-black con i successivi “Mythen, Mären, Pestilenz” ed “Es Grauet”, intorno al quale Menetekel, insieme al fido batterista Vâlant, aveva costruito una storia dai caratteri popolari, ambientata in un piccolo paese di montagna, dove religione, morale e stregoneria si mischiavano in un intreccio tanto misterioso quanto drammatico.
Ritroviamo la stessa formula del concept album nel qui presente “De Gh​ö​rnt”: questa volta la narrazione in musica accompagna un vecchio racconto della tradizione svizzero-tedesca, e segue da vicino i passi di un cacciatore intento a raggiungere un ghiacciaio, addentrandosi con avidità nelle zone più impervie della montagna. Ambizione ed arroganza che dovranno fare i conti con l’arcana entità, il Rollibock, chiamata a vigilare i tortuosi sentieri alpini.
L’avventura è declamata in rigoroso dialetto locale e sostenuta nuovamente da quella miscela ammaliante e feroce nella quale il folk metal tinteggiato di medioevo si allinea sapientemente a passaggi più estremi ed epici (“D Pracht Vom Eggishorn”). Tale fusione di generi risulta ancora una volta elaborata alla perfezione e trova in “De Gh​ö​rnt” un’ulteriore chiave di lettura, più epica e furiosa (con le giuste dosi di melodia a supporto), sottolineando così l’incedere inquietante del protagonista del racconto.
Brani come “Rollibock (De Ghörnt Vom Gletscher)”, la stessa “D Pracht Vom Eggishorn”, “S Alpeglüeh” o la conclusiva “De Geischt Vom Märjelesee”, segno distintivo dell’eclettismo sonoro degli Ungfell, avvalorano il quarto capitolo di Mr. Menetekel, confermando la sua capacità di andare oltre certi stilemi ormai assodati nel tempo e di facile riproposizione.
E se proprio vogliamo trovare il pelo nell’uovo, confrontandoci con il recente passato, abbiamo notato come, talvolta, quei dettagli folkloristici che avevano fatto la fortuna di brani come “Die Hexenbrut zu Nirgendheim” o, più semplicemente, tutti quegli effetti sonori presenti in larga misura in “Es Grauet”, siano stati messi in secondo piano in favore di una furia globale in cui la scuola norvegese (Darkthrone ed Immortal) ha preso appunto il sopravvento.
A ben guardare, il nocciolo di tale debolezza (se così vogliamo chiamarla) è molto semplice: quando ci si abitua a livelli di arrangiamento, esecuzione e produzione così elevati, anche un leggero calo di ispirazione salta subito all’orecchio.
Ecco perchè il consiglio che vi suggeriamo, come accade solitamente quando siamo di fronte ad un concept album, è quello di non fermarsi al primo ascolto ma di gustare “De Gh​ö​rnt” con la giusta pazienza e dovizia di attenzione, sezionando a dovere la drammaticità melodica servita con maestria ormai collaudata dal duo elvetico.

TRACKLIST

  1. S Alpeglüeh
  2. D Pracht Vom Eggishorn
  3. Im Ruusch
  4. De Fährmaa
  5. Rollibock (De Ghörnt Vom Gletscher)
  6. Sturmglockä
  7. De Geischt Vom Märjelesee
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