7.5
- Band: UNLEASHED
- Durata: 00:41:39
- Disponibile dal: 26/10/2018
- Etichetta:
- Napalm Records
- Distributore: Audioglobe
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Abbiamo sempre un certo timore nel definire un nuovo disco degli Unleashed ‘ennesimo’, in quanto a volte l’utilizzo di tale termine può dare un’idea di tedio e insofferenza. Non è questo il caso, però: siamo all’ascolto di un altro disco dei death metaller svedesi, certo non un ‘ennesimo capolavoro’, ma l’impressione è ancora una volta positiva. “The Hunt For White Christ” è il solito, ben confezionato, mastodontico, album che la band di Stoccolma ha preparato per noi sull’onda di una rinascita creativa iniziata ormai una dozzina abbondante di anni fa. Fortunatamente, sono ormai trascorsi i tempi in cui il quartetto, lontano dall’attenzione dei media e in preda ad una profonda crisi, produceva album monocorde, dalle tracklist troppo lunghe e dai suoni sciatti. Gli Unleashed sono oggi un gruppo concreto e ben organizzato, capace di evitare buona parte delle solite dinamiche di stampo autoreferenziale tipiche di una band vicina al trentennale di carriera con una spigliatezza tutta sua. Certamente la proposta non ha subito chissà quale evoluzione nel corso degli anni, ma è evidente come nell’ultimo periodo la band sia riuscita a riaffinare il proprio songwriting, trovando un compromesso fra ciò che la massa dei suoi fan desidera da sempre e qualche nuova velleità. Non sappiamo se il chitarrista Fredrik Folkare abbia riciclato qui qualche spunto preparato in origine per i Necrophobic, tuttavia il brio alla base del repertorio recente targato Unleashed deriva anche e soprattutto da una verve melodica, epica e vagamente black metal che può rimandare a quella band o ad altre realtà affini della scena svedese. L’ascolto di “The Hunt…” non corrisponde quindi alla visione di un film di cui conosciamo la trama a memoria, nonostante qualche traccia sia più scontata di altre e l’afflato vichingo risulti a volte un po’ goffo. Pezzi come “They Rape The Land” e “The City Of Jersala Shall Fall” denotano una certa crescita nel livello tecnico della formazione, così come i vari arpeggi disseminati in altri episodi indicano un gusto rigenerato nell’interazione fra le due chitarre. L’intuizione degli Unleashed è stata sempre quella di prendere le tipiche strutture del metal classico e di rivestirle di una corazza di irruenza e pesantezza per creare il loro death metal: ciò ha dato vita negli anni a numerose canzoni di facilissima presa, ma oggigiorno vi è appunto anche qualcosina in più. “The Hunt…” si colloca sulla scia dell’apprezzato “Dawn of the Nine” e, come il suo predecessore, testimonia come il gruppo abbia trovato un modo interessante per rimandare l’appuntamento con la pensione. Questo si chiama invecchiare con dignità.