7.5
- Band: UPON A BURNING BODY
- Durata: 00.35.14
- Disponibile dal: 07/06/2019
- Etichetta:
- Seek And Strike
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Album numero cinque per gli Upon A Burning Body, che approdano alla nuova etichetta Seek & Strike con rinnovato desiderio di alzare l’asticella. Se c’è un pregio che va riconosciuto ai Tex-Mex è quello di non aver mai perso la fame, eccoli quindi presentarsi di nuovo, impattati dai soliti cambi di line-up ma con la stessa voglia di divertirsi. Dalle radici nel deathcore scalmanato e inzuppato di Jagermeister i ragazzi di San Antonio sono passati presto al groove/deathcore, con una puntata nel nu-metal e nel latin metal dell’ultimo divertente (ma a parere di chi scrive poco longevo) “Straight From The Barrio”. Coerenti alla propria visione artistica gli UABB cambiano ancora pelle (di serpente) per la loro incarnazione più asciutta e diretta di sempre, totalmente devota al monumento texano di nome Pantera: le preoccupazioni derivanti dal recente look ‘fighetto golfista in polo rosa’ del frontman Danny Leal si sciolgono in un bagno di sudore nell’intro/dichiarazioni di intenti “Southern Hostility”, preludio ad un disco dedicato all’irruenza e al ‘vulgar display of power’, con tutti i pregi di un’agile ed essenziale formazione a quattro. “King of Diamonds”, “From Darkness” e “Reinventing Hatred” sono tra i migliori brani in discografia per resa ed efferatezza. “The Champ is Coming” e “Burn” sono gli episodi più d’impatto, facilotti e ripetitivi, che andranno a polarizzare le opinioni. Se per tutto il disco si resta sulle coordinate southern/groove di Pantera e Lamb Of God – senza il carisma e la ferocia animale dei primi nè le capacità tecnico-strumentali dei secondi – la manciata di pezzi finali vira inaspettatamente verso il metalcore, ricordandoci gli As I Lay Dying e andando complessivamente fuori fuoco rispetto al mood della raccolta. Ci pensa in coda la ghost track “Feed my Frenkenstein” (cover di Alice Cooper) a ripristinare la modalità party con il giusto tiro. A conti fatti l’ultima evoluzione degli UABB è la migliore che potessero portare a termine, andando ad accontentare chi li segue dagli esordi con un’album sincero e divertente ed uscendo finalmente col disco più appetibile al ‘metallaro comune’ della propria carriera, che probabilmente aprirà al gruppo prospettive inedite. Getchapull!