6.5
- Band: UPON STONE
- Durata: 00:12:23
- Disponibile dal: 15/10/2021
- Etichetta:
- Creator Destructor
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È una genesi brevissima quella che precede il rilascio in formato digitale di “Where Wild Sorrows Glow”, EP d’esordio dei californiani Upon Stone. Un progetto nato nel corso del 2021 per volontà di quattro musicisti del circuito underground di Los Angeles, e che arriva già in questo autunno a consegnarci una prima testimonianza di discreto valore e interesse, perfetta per il mood uggioso e malinconico delle giornate che ci stanno via via avvolgendo. Guidati dalle esperte mani di Taylor Young in cabina di regia (Nails, Twitching Tongues, Xibalba), i ragazzi sciorinano in poco più di dieci minuti di musica tutto il loro amore per la leggendaria scena melodic death/black svedese di metà anni Novanta, non facendo pressoché nulla per nascondere le loro influenze e la natura tributaria di questo pugno di brani, fra rasoiate brucianti e parentesi melodiche che sembrano contemplare la Natura che muore.
At the Gates, Dissection, In Flames, Unanimated… da “Speak, Lower Angels” alla conclusiva titletrack, passando per l’intermezzo semiacustico “A Paean (Interlude)”, “Where Wild…” condensa gli insegnamenti dei suddetti mostri sacri in un’esperienza d’ascolto furente, scorrevole e rifinita nei minimi dettagli (si pensi alla produzione, ricalcante le scelte di uno “Slaughter of the Soul”), la quale a conti fatti paga ‘solo’ lo scotto di una personalità inevitabilmente scarsissima. Un dettaglio che comunque non oscura la bontà dei riff e delle linee melodiche qui inclusi, solide fondamenta su cui gli Upon Stone potrebbero presto costruirsi una carriera e togliersi diverse soddisfazioni. D’altronde, come evidenziato dal successo dei The Black Dahlia Murder, c’è ancora voglia di simili sonorità, negli Stati Uniti e non solo.