7.5
- Band: URIAH HEEP
- Durata: 00:53:14
- Disponibile dal: 14/09/2018
- Etichetta:
- Frontiers
Spotify:
Apple Music:
Appare particolarmente azzeccato il titolo scelto dagli Uriah Heep per il loro venticinquesimo (!) album in studio: con quasi mezzo secolo di storia alle spalle, la band di Mick Box vive ancora il suo sogno, continuando ad infiammare i palchi di tutto il mondo, seguiti e supportati da una base di fan che non sarà più oceanica, ma rimane fedele ed attenta.
Pubblicato dalla Frontiers Records e prodotto in maniera magistrale da Jay Ruston (The Winery Dogs, Stone Sour, Black Star Riders e molti altri), “Living The Dream” ci consegna una band ancora in ottima forma, che ha raggiunto una stabilità ed un sound perfettamente riconoscibile anche in questa ultima incarnazione. Nel corso degli ultimi cinque decenni, infatti, la band ha cambiato pelle tantissime volte, attraversando e ‘sopravvivendo’ alle diverse correnti del rock, tuttavia è innegabile come il nucleo costituito dal fondatore Mick Box, Bernie Shaw e Phil Lanzon abbia decretato una seconda giovinezza per la band di “Lady In Black”.
L’ennesima conferma arriva con il nuovo album, che ci riporta tutte caratteristiche tipiche del sound degli Heep. Prendiamo ad esempio il primo singolo, “Grazed By Heaven”: le trame chitarristiche di Mick Box mantengono il suo tipico marchio di fabbrica, riuscendo ad essere al contempo robuste e vellutate grazie ad un sapiente uso del wah-wah che aggiunge colore senza risultare invadente; Phil Lanzon lavora con esperienza e punteggia le composizioni con il suo tocco che non sarà potente come quello di Jon Lord o fantasioso come quello di Ken Hensley, ma risulta comunque superbo. Infine abbiamo la voce di Bernie Shaw, che sembra non conoscere cedimenti e ci regala una performance semplicemente spettacolare per l’intera durata dell’album (coadiuvato dalle tipiche armonie vocali che hanno fatto spesso la fortuna degli Uriah Heep). Ci resta, invece, qualche piccola perplessità sulla sezione ritmica di Russell Gilbrook, che appare sì potente ed energica, ma anche leggermente anonima in un contesto come quello degli Uriah Heep.
Tornando alle canzoni, la qualità generale rimane decisamente alta, sopratutto se si pensa ad una band con così tanti dischi alle spalle. Nello specifico colpiscono positivamente “Take Away My Soul”, dotata di un ottimo groove e guidata da un Bernie Shaw in grande spolvero; “Rocks On The Road”, che ci regala una lunga divagazione strumentale figlia del progressive rock degli anni Settanta; “It’s All Been Said”, canzone intensa e sfaccettata con un Mick Box semplicemente eccellente; e “Goodbye To Innocence”, robusta composizione a là “Easy Livin'” sottolineata da una linea vocale scanzonata che non avrebbe sfigurato in un album dei Deep Purple con Ian Gillan alla voce. Infine riserviamo una menzione d’onore a “Waters Flowin'”, brano elegante che ci riporta alle grandi atmosfere folk-acustiche che hanno reso immortali canzoni come “The Wizard” o la stessa “Lady In Black”.
Pur senza incastonarsi ai vertici della discografia della band, “Living The Dream” rimane un fulgido esempio di come si possa portare avanti una carriera pluridecennale senza diventare la caricatura di sè stessi e, anzi, mantenendo uno stile ed una coerenza invidiabili. Se amate gli Uriah Heep, il nuovo album è un acquisto che consigliamo senza remore e che, di certo, non sfigurerà di fianco ai molti episodi luminosi della loro carriera.