7.0
- Band: V.O.I.D.
- Durata: 00:26:02
- Disponibile dal: 21/12/2020
Spotify:
Apple Music non ancora disponibile
Confessiamolo subito: i V.O.I.D. partivano avvantaggiati, presentandosi con un demo dal titolo chiaramente ispirato al mondo di H. P. Lovecraft. L’ascolto dei tre brani presenti in “The Tentacular Whispherer From The Void” non ci ha però affatto delusi, anzi; il duo messinese, nonostante un solo anno di attività comune alle spalle e qualche asperità sonora da limare, ha le idee chiare e soprattutto interessanti.
L’amore per il visionario di Providence si sposa con quello per il doom nella sua accezione più ampia, che lascia i due musicisti liberi di esprimersi mischiando riff catramosi di matrice stoner, dissonanze crudeli di chiara derivazione sludge e momenti più classicamente doom, se non quasi death-doom nella scelta di linee vocali in growl; un vero colpo di follia o di genio, visto che sposare riff che evocano il deserto fuori Palm Springs con un cantato degno di Darren White non è proprio frequente, ma tant’è funziona, e toglie anzi un po’ di muffa a idee che sarebbero state altrimenti troppo già sentite.
In aggiunta, se i primi due brani – pur godibili e caratterizzati da questa peculiare dicotomia – sono tutto sommato canonici, i V.O.I.D. si confrontano sulla conclusiva e mastodontica “The Nameless City” (aridaje, caro Howard!) con la loro personale idea di suite: quindici minuti che non nascondono del tutto un po’ di ingenuità e qualche momento leggermente ‘scollato’, ma in cui mischiano entusiasticamente alle componenti già descritte feedback space rock, buone dosi di psichedelia e persino un intermezzo da horror rock old school, allorché il cantato passa a una narrazione gracchiante da b-movie, per poi disciogliersi in un breve assolo lisergico.
Tanta carne al fuoco e tanto entusiasmo insomma; e con qualche difettuccio, come visto; ma i V.O.I.D. ci paiono comunque dotati di originalità e studenti modello di una scena vasta e caleidoscopica, in cui sapranno sicuramente farsi valere.