VALBORG – Der Alte

Pubblicato il 11/09/2022 da
voto
7.5
  • Band: VALBORG
  • Durata: 00:37:33
  • Disponibile dal: 09/09/2022
  • Etichetta:
  • Prophecy Productions

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Come inevitabile al cospetto di una band sfaccettata e imprevedibile, anche questo nuovo “Alte” è un album che richiede svariati ascolti per essere assimilato e che parte per molti versi dalle sonorità di dischi più lontani nella loro carriera, più che riprendere le ultime uscite – decisamente più oscure e quasi dark. Non che sia un disco completamente diverso, semplicemente la pelle cangiante e indefinibile è di fondo la misura stessa del cabaret crudele che mettono in scena i Valborg, che qui provano a sparigliare nuovamente le (vaghe) certezze dell’ascoltatore.
Fermo restando l’approccio marziale, ci sono molti brani devastanti e incalzanti, che fondono le loro componenti più black e hardcore con la consueta ossessività industrial: dall’opener a “Mortum”, passando per un paio di tracce sferzanti e veloci, a tratti quasi grind (“Hektor”, “Attacke”). Oppure altri più ritmati e suadenti come la title track, dove tuttavia non manca mai quella sensazione di profonda e distaccata ferocia. Fanno ovviamente capolino i consueti tribalismi, declinati in un’ottica profondamente urbana e decadente; è il caso di “Urecho”, e da questo punto di vista va sottolineato come – dietro le loro maschere di distacco cinico e crudele – i Valborg riescano a trasmettere la sensazione di essere acuti cantori del mondo moderno e delle sue schizofrenie, narrate altre volte con un gusto quasi amorevole e ipnotico (“Die Glut Der Ersten Stunde”, oppure il brano di chiusura – dove compaiono anche curiosi echi dei Fear Factory). Mentre in altri casi optano per un’ariosità sintetica e teatrale: “Sehnsucht Nach Unendlichkeit” è uno degli highlights del disco, e anche uno dei brani più legati al passato recente della band. Più spesso, infine, sottolineano i contrasti dell’Occidente grazie ai cambi di ritmica e di registro vocale all’interno dello stesso brano (“Saturn Eros Xenomorph”). Resta non a caso forte l’influenza dei Killing Joke, sia in termini musicali che percettivi (per non dire ‘filosofici’), parimenti presenti nei momenti più cadenzati e in quelli da assalto frontale.
Interessante poi sottolineare la peculiare costante di un minutaggio molto ridotto; è come se i Valborg volessero offrire agli ascoltatori delle pillole del loro sound, con una terapia a tutto tondo: a volte è utile optare per l’urto senza compromessi, in altri casi un crescendo, con il costante dubbio se questi tre de-costruttori sonori siano il rimedio o la malattia stessa.

TRACKLIST

  1. Asbach
  2. Höhle Hölle
  3. Kommando Aus Der Zukunft
  4. Urecho
  5. Die Glut Der Ersten Stunde
  6. Saturn Eros Xenomorph
  7. Hektor
  8. Der Alte
  9. Attacke
  10. Sehnsucht Nach Unendlichkeit
  11. Mortum
  12. Verdacht Im Palast
  13. Mutter Des Bösen Sterns
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