VALGRIND – Speech of the Flame

Pubblicato il 03/05/2016 da
voto
8.0
  • Band: VALGRIND
  • Durata: 00:44:06
  • Disponibile dal: 02/29/2016
  • Etichetta:
  • Lord of the Flies Records

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Forse è ancora presto per dirlo, ma con la loro seconda prova sulla lunga distanza i Valgrind potrebbero averci consegnato il disco death metal dell’anno, inteso nella sua accezione più tradizionale e genuina. Un’opera sontuosa e curatissima, che vive di echi passati senza per questo affossarsi nelle anonime paludi del revival old school; un’opera in cui tecnica, musicalità e brutalità trovano sintesi in un lotto di brani inattaccabile per efficacia e presa sull’ascoltatore; un’opera destinata a rilanciare ancora più in alto le quotazioni del metallo della morte tricolore, già onorevolmente divulgato da gente come Septycal Gorge, Hideous Divinity e Demiurgon. “Speech of the Flame” riprende il discorso del precedente, discreto “Morning Will Come No More” e ne affina minuziosamente ogni specifica, ogni dettaglio, nell’ottica di un’operazione di recupero che, partendo dai colossi Morbid Angel e Deicide, arriva a presidiare le spoglie lande di Nocturnus, Monstrosity e Brutality, irretendo minuto dopo minuto. Colpo dopo colpo. Chiave di volta della tracklist – aperta da un interlocutorio tappeto di arpeggi acustici e tastiere – è il guitar work, impegnato a destreggiarsi fra una moltitudine di soluzioni senza mai perdere di vista i concetti di ingegno e perizia nel songwriting, compensando potenza e finezza proprio come era solito accadere nella Tampa di venti-venticinque anni fa. Uptempo ferocissimi si alternano così a rallentamenti dall’incedere estremamente cupo e severo, con pregevoli guizzi di chitarra solista (spesso venati da reminiscenze classic heavy) a fare da collante assieme all’ottimo growling del bassista Daniele Lupidi, espressivo e perfetto per esaltare il pathos dell’intero disco. Una cavalcata sferragliante e dinamica, quindi, della durata di circa tre quarti d’ora e scandita da alcune delle migliori composizioni udite ultimamente in certi ambiti, come facilmente intuibile una volta messi di fronte alle varie “Blood Retribution”, “Ring of the Omega”, “The Abyss I Am In” e “Echoes of the Titan”, episodi dal peso specifico enorme che, tra riff nervosi, linee melodiche sibilline e continui saliscendi ritmici, marchiano da subito a fuoco l’ascolto, spargendo nell’aria cenere e lapilli incandescenti. Se cercate un’alternativa credibile ai vecchi classici (“Blessed Are the Sick”, “Millennium”, “When the Sky Turns Black”, ecc.), i Valgrind sono qui per accontentarvi.

TRACKLIST

  1. Intro
  2. Tyrants
  3. Obscure the Sun
  4. Blood Retribution
  5. Into the Realm of Grey Light
  6. Speech of the Flame
  7. From the Darkest Womb
  8. Ring of the Omega
  9. The Abyss I Am In
  10. Watery Grave
  11. Echoes of the Titan
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