VAREGO – Denti di Cane

Pubblicato il 11/02/2024 da
voto
8.0
  • Band: VAREGO
  • Durata: 00:31:44
  • Disponibile dal: 08/02/2024

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Dicevamo che il precedente e omonimo disco della band ci era parso un (ottimo) punto di passaggio e di svolta, e non ci siamo sbagliati, visto che con “Denti Di cane” si estremizzano i cambiamenti sonori, per fortuna senza perdere un briciolo di energia e onestà.
Solo due brani superano i cinque minuti di durata, confermando un approccio sempre più diretto e un’immediatezza che sembra anche una dichiarazione candida: ora siamo questo, ma il nostro passato e la musica che abbiamo sempre amato – per quanto sia sparito il metal tout court – è sempre quella. La band resta coesa e potente, senza spazio nostalgico per la precedente incarnazione a quattro; ai Varego non serve più una seconda chitarra per mettere in mostra riff energici.
Al microfono, Davide costruisce linee vocali ricche di melodie e di contenuti – a partire dalla vita dei senzatetto su “Giardini Di Plastica”, un singolo che meriterebbe heavy rotation in radio, se il rock via etere non fosse solo quello… di plastica, per citarli.
Emerge spesso una delicatezza mai mielosa, come su “Peste Bianca”, dove la versatilità vocale cresce ulteriormente e non mancano sprazzi più granitici e un certo gusto psichedelico, in un brano che ha qualche richiamo ai Queens Of The Stone Age. Sono parecchi poi i rimandi a certe esperienze eccellenti degli anni Novanta (pensiamo in particolare alla seconda giovinezza dei Litfiba e ai Timoria degli anni d’oro) senza mai perdere di vista un approccio personale, in particolare a partire dalla title-track.
Sul fronte ritmico, il basso si conferma suadente, per esempio nel modo in cui guida “Macchie”, la traccia più lunga e che ha il suo punto di forza nell’intreccio che esplode progressivamente tra un riff intense. Non mancano nemmeno richiami al passato più progressive, negli assoli e in certe divagazioni più cupe. “Non Finirà” ha un gran bel riff e un andamento arioso, mentre “Vans Deluxe” ha la rabbia dell’invettiva sociale e sonorità coerentemente più acide, suggellate da un bell’assolo. “Sono Stanco”, nella sua brevità, riassume quel continuo occhieggiare alternativamente al Belpaese e Oltreoceano con capacità, offrendo sonorità variegate, ma ben amalgamate.
Un disco che, insomma, in poco più di mezz’ora, rinverdisce i fasti del rock italiano. Come forse non si sentiva in forma così diretta, con chitarra in primo piano ed eppure una grande ricchezza melodica, da tanti anni, rispetto a quell’approccio, spesso vezzoso, di cercare derive alternative spesso stridenti.

TRACKLIST

  1. Giardini Di Plastica
  2. Peste Bianca
  3. Macchie
  4. Non Finirà
  5. Denti Di Cane
  6. Vans Deluxe
  7. Sono Stanco
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