VASSAFOR – To The Death

Pubblicato il 11/08/2020 da
voto
7.5
  • Band: VASSAFOR
  • Durata: 01:05:33
  • Disponibile dal: 7/08/2020
  • Etichetta:
  • Iron Bonehead Prod.

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Attivi con regolarità costante da oltre due decenni, i Vassafor tornano a far parlare di sé con l’uscita del nuovo disco “To The Death” ed il carico di malvagità intrinseca che questo comporta. Gli estimatori della band avranno ancora ben scolpito in mente l’ottimo materiale contenuto nel precedente “Malediction”, una staffilata in pieno volto che aveva colpito per il suo impressionante carattere battagliero e diretto; e sempre loro potrebbero rimanere dapprima piuttosto sorpresi nell’approcciarsi al nuovo materiale contenuto in questa ultima uscita: ben più lungo ed articolato, il tessuto sonoro di “To The Death” perde paradossalmente molto della compattezza death metal del passato più recente, sfilacciandosi in trame sonore insidiose, profonde, dalla natura cangiante e dal substrato atmosferico imponente e prevaricante. Proprio la titletrack in apertura presenta molte delle caratteristiche possedute dall’intero album e viene segnata da un riffing in perenne movimento tra l’evocativo ed il percussivo, in bilico tra suggestioni differenti ma sempre legate da una negatività penetrante che permette di seguire una linea narrativa all’interno del brano tutt’altro che rassicurante. “Egregore Rising” e “Eyrie” proseguono secondo un escalation di violenza dove viene messa in bella mostra l’indole più violenta del progetto, sfociando inevitabilmente in un black/death metal tellurico e martellante che potrebbe ricordare una versione dei Diocletian affogata in un abisso black metal, capace di renderne i connotati meno definiti ma decisamente più spaventosi. Da “Black Talon” in poi, infatti, l’incubo sonico dei Vassafor prende definitivamente forma nel carattere funereo assunto dalle partiture musicali, nella loro capacità di articolarsi secondo strutture sempre nuove ed estremamente fantasiose e nell’abilità pressoché unica di unire un persistente senso melodico e musicale al carattere schivo, per molti versi ermetico, del sottofondo ambient e metal delle canzoni. Ci pensa “Singularity”, sorta di suite maledetta all’interno del disco, a coronare al meglio le perverse ambizioni del combo, siglando con essa il colpo da maestro capace di elevare “To The Death” dalla media comune di questo settore: racchiudendo in quasi venti minuti la furia dei riff più esplosivi, la lenta agonia ritualistica che sottende ad ogni lavoro del duo neozelandese e glorificando l’incerto e l’insolito con un infinito fraseggio in tapping in grado irretire ed ipnotizzare, V. Kusabs mette ancora una volta la sua personalissima firma su di un lavoro destinato a conquistare il cuore annerito di molti; soprattutto nel ripetersi degli ascolti e nella scoperta dei mille, angoscianti dettagli inseriti con perizia negli anfratti più nascosti di queste composizioni. Spesso, verrebbe la tentazione di catalogare questo lavoro come ‘atmospheric war metal’, un paradosso impensabile reso invece concreto dalle abilità indubbie e ricche di originalità del suo creatore. Un lavoro tanto discontinuo ed eterogeneo avrebbe finito per arenarsi nell’incomprensibilità per molti, ma non per questo (mai troppo lodato) musicista neozelandese capace di una visione artistica vastissima eppure sempre coerente a se stessa, in un disegno generale mostruoso ed affascinante.

TRACKLIST

  1. To The Death
  2. Egregore Rising
  3. Eyrie
  4. Black Talon
  5. The Burning Ìthyr
  6. Emanation From The Abyss
  7. Singularity
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