7.0
- Band: VASTUM
- Durata: 00:35:31
- Disponibile dal: 25/10/2019
- Etichetta:
- 20 Buck Spin
- Distributore: Audioglobe
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Praticamente diventati un super-gruppo della scena death metal della Bay Area, potendo vantare in formazione musicisti che militano anche in realtà del calibro di Necrot, Acephalix, Mortuous, Ulthar e Atrament, i Vastum arrivano all’appuntamento con il quarto full-length con addosso più riflettori che mai. Il panorama old school death metal statunitense ha letteralmente fatto il botto negli ultimi anni e il quintetto, attivo ormai da un decennio, si appresta finalmente a godere di una risonanza più ampia, venendo visto fra i precursori di questa nuova ondata.
I quattro anni trascorsi dall’uscita del precedente “Hole Below” non hanno scosso più di tanto i Vastum, band dal suono concreto e chiaramente radicato in certa tradizione death metal anni Novanta, le cui caratteristiche ‘storiche’ vengono frequentemente riproposte. C’è il growl di Daniel Butler, di certo non molto versatile ma pieno e a suo modo rassicurante; ci sono i corposi riff delle due chitarre, modulati sugli insegnamenti di primi Grave e Bolt Thrower, spesso ulteriormente ‘pompati’ da una sezione ritmica che in maniera del tutto ovvia guarda più al groove che alla finezza. C’è poi – soprattutto questa volta – il sapiente tocco della chitarrista/cantante Leila Abdul-Rauf, il cui screaming riesce a dare una spruzzata di malvagità in più a brani particolarmente incentrati su midtempo, che altrimenti potrebbero risultare fondamentalmente sobri e dritti al punto. È proprio l’apporto della Abdul-Rauf a rivelarsi decisivo in questo “Orificial Purge”: se dal vivo la band è nota per essere un carro armato (come di recente sperimentato al Kill-Town Death Fest di Copenhagen), in studio questa volta emerge con più decisione che mai un lato maggiormente atmosferico e sinistro che va a guarnire e a rendere più personali le nefandezze dei colleghi.
Sottolineando che l’opera dura appena trentacinque minuti e che, grazie ad una songwriting pratico ed esperto, non si registra alcun vero calo di tensione, “Orificial Purge” è un disco che ci sentiamo di consigliare senza remore a tutti i fan del quintetto statunitense, cosi come ai tanti appassionati del moderno panorama old school. ‘Solidità’ è la parola d’ordine in casa Vastum.