VEKTOR – Outer Isolation

Pubblicato il 20/12/2011 da
voto
7.5
  • Band: VEKTOR
  • Durata: 00:51:43
  • Disponibile dal: 22/11/2011
  • Etichetta:
  • Heavy Artillery

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Se per assurdo quest’anno aveste la possibilità di acquistare un solo album thrash, tralasciate i vari Megadeth ed Anthrax, gli eroici Assassin ed Artillery o i più giovani Toxic Holocaust ed Evile: se deve essere soltanto uno, concentratevi appieno su “Outer Isolation” degli statunitensi Vektor. Attesi alla prova del nove dopo aver composto un lavoro straordinario quale “Black Future”, il quartetto dell’Arizona torna alla carica e lo fa con un album leggermente più complesso e progressivo del precedente ma sempre fottutamente thrash metal! La facilità con la quale i nostri riescono a comporre riff e linee melodiche vincenti è rimasta assolutamente intatta, così come la voglia di seguire complicati sentieri voivodiani; le vocals di David Disanto sono sempre dinamite pura, la sua ugola al vetriolo colpisce implacabilmente e fa inclinare l’asse di “Outer Isolation” verso lidi più estremi. Se non fosse per due o tre episodi meno riusciti e forse troppo pretenziosi, il livello toccato sarebbe stato anche superiore a quello di “Black Future”. Al solito in tracklist troviamo brani incredibilmente lunghi per gli standard del thrash, ma i nostri, a differenza di altri (chi ha detto Metallica?) sono bravi a non cadere mai nella prolissità, grazie ad efficaci cambi di tempo e a soluzioni futuristiche che rendono più godibile e profondo l’ascolto. La padronanza del songwriting fa sì che, pur non suonando niente di nuovo – ed anzi proponendo un tipo di musica che è tra le più canonizzate in ambito metal – i Vektor risultino estremamente personali e credibili. Inoltre, rispetto al recente passato, il quartetto ha accresciuto le già buone capacità tecniche, cosa che ha permesso loro di giocare su ritmi a tratti diversi dal classico up tempo, anche se la velocità esecutiva rimane una delle loro prerogative. Anche le linee melodiche sono decisamente più marcate, anche se inserite in una struttura nettamente estrema e che a tratti vira verso il death ed il black. L’iniziale “Cosmic Cortex” è piuttosto esemplificativa di tutto questo, così come “Tetrastructural Minds”, uno dei brani più melodici mai composti dalla band, che a tratti strizza l’occhio a certo death thrash svedese. La doppietta “Dark Creations, Dead Creations” – “Fast Paced Society” invece non può dirsi pienamente riuscita, a causa principalmente di una certa voglia di cercare l’hype a tutti i costi. Per fortuna con la conclusiva title track tutto viene rimesso sui giusti binari, grazie ad un’intelligente miscela di Voivod, Watchtower e Death, il tutto con un discreto tasso melodico. C’è poco da fare, tra le nuove leve del thrash i Vektor si confermano quelli dotati di maggiore talento e creatività. A noi non resta che augurare loro un futuro radioso sotto le cromate insegne del thrash metal più intransigente ed allo stesso tempo evoluto.

TRACKLIST

  1. Cosmic Cortex
  2. Echoless Chamber
  3. Dying World
  4. Tetrastructural Minds
  5. Venus Project
  6. Dark Creations, Dead Creators
  7. Fast Paced Society
  8. Outer Isolation
1 commento
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