6.0
- Band: VENDETTA
- Durata: 00:58:43
- Disponibile dal: 14/07/2023
- Etichetta:
- Massacre Records
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In un modo o nell’altro, i Vendetta vanno a avanti e si rifanno vivi dopo ben cinque anni. Il nome Vendetta, come sappiamo, negli ultimi tempi è stato portato avanti dal bassista Klaus Ullrich, anche se la band non ha praticamente più nulla in comune con quella che aveva entusiasmato i thrasher grazie ad un debutto folgorante come “Go And Live… Stay And Die” del 1987 e al buon successore “Brain Damage”. Poi il gruppo negli anni ‘90 svanì nel nulla, come buona parte delle band thrash, per poi riformarsi negli anni 2000. Ì Vendetta del nuovo millennio continuano a suonare thrash metal puro, ma i fasti di un tempo (e l’ispirazione) sono rimasti un lontano ricordo. Purtroppo questa band non ha ritrovato l’alchimia degli esordi e le recenti release sfornate sono sempre state piuttosto deludenti. Rispetto all’opera precedente, va inoltre segnalato l’ennesimo cambio di line-up con l’ingresso del nuovo batterista Dominik Bertelt.
Diciamo subito che con il nuovo “Black As Coal”, rispetto al recente passato, qualcosa di meglio in effetti si sente. Un leggero miglioramento che però non ci permette di dire che i Vendetta siano tornati in auge. Ci sono altre band teutoniche che dopo la reunion sono riuscite a tornare ad essere convincenti, come ad esempio Protector ed Exumer, ma questo non si può ancora dire per i Vendetta. La produzione del nuovo album funziona, è professionale e bella massiccia, quello che manca però è un suono personale, distintivo. La prima metà dell’opera contiene anche un paio di brani convincenti, ma è la seconda parte a non convincere appieno. La sezione ritmica fa il suo sporco dovere e anche il riffing è a sprazzi ispirato; ciò che non convince è il cantato, perché in più di un’occasione non risulta incisivo. Troppo misurato, troppo sottotono, quasi svogliato. Nel caso dei Vendetta, si sente davvero la mancanza del doppio cantato strepitoso di un tempo (autori i due ex battleaxe Hömerlein e Wehner)!
Degne di nota sono di sicuro l’opener, bella diretta e martellante, e la title-track, grazie anche ad un cantato finalmente all’altezza ed ispirato. Il brano “Time To Change” ripropone un muro sonoro di tutto rispetto, vicino a ciò che i Vendetta erano in grado di fare nella loro epoca d’oro.
“Black As Coal” è in sostanza un disco thrash metal moderno, con una semplicità di scrittura che guarda al passato senza però riuscire a carpire lo spirito ribelle del thrash di una volta. Il tutto sembra troppo squadrato e ponderato, anche per questo motivo i brani non decollano. Un piccolo passo in avanti comunque i Vendetta con questo nuovo album l’hanno fatto, ma non è abbastanza, dato che durante l’ascolto ad un certo punto prenderete l’LP di “Go And Live… Stay And Die” per ascoltarvi a tutto volume “On The Road” e tirare letteralmente giù il muro della camera a testate. Quello era il vero thrash metal, poche storie; la ‘colpa’ dei Vendetta di oggi è il non saper più trasmetterci minimamente quelle emozioni.