5.5
- Band: VENDETTA
- Durata: 00:49:05
- Disponibile dal: 09/12/2011
- Etichetta:
- Massacre Records
- Distributore: Audioglobe
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Cosa c’è che non va nel nuovo album dei tedeschi Vendetta? A dir la verità, le cose che non funzionano su “Feed The Extermination”, purtroppo, sono parecchie. I Vendetta, per chi ancora non lo sapesse, negli anni ’80 sono stati una piacevolissima rivelazione della scena thrash teutonica; poi, come il 99% di quelle band, con l’anno 1990 sparirono di colpo dalla circolazione. Nel 2002, sull’ondata delle reunion dei gruppi thrash metal, anche i Vendetta si riformano, anche se della vecchia formazione rimangono solo il chitarrista/cantante Daxx ed il bassista Heiner. Daxx però registra solo il nuovo demo e poi lascia la band, e così i Vendetta del loro tratto caratteristico degli anni ’80 perdono praticamente tutto. Il solo bassista non è stato in grado di conservare il trademark del gruppo, soprattutto quegli elementi del marchio Vendetta che li avevano fatti emergere con il debut capolavoro “Go And Live… Stay And Die”. Già il nuovo “Hate” del 2007 non aveva impressionato e nemmeno “Feed The Extermination” possiede le qualità che un album thrash metal dovrebbe avere. La produzione, unica nota positiva, è al passo con i tempi ed è monolitica, ma ciò non basta a nascondere le lacune compositive della band. Di ‘teutonico’ i Vendetta non hanno proprio più nulla, anzi, palesano in più di una circostanza il loro voler ‘scimmiottare’ lo stile thrash d’oltreoceano. C’è un tentativo di volersi riferire ai Metallica (ma non quelli di “Ride The Lightning”) ed al thrash americano degli anni ’90. La titletrack posta ad inizio album smaschera subito, infatti, questa tendenza dei Vendetta. Il riffing è troppo cadenzato e monocorde (basti ascoltare “De-Organ-Izer”), i mille stacchi presenti su tutti i brani si perdono nella monotonia più assoluta, eccetto che per brevi momenti su canzoni discrete come “Tremendous Brutality”. I Vendetta non suonano più thrash tedesco, l’unica cosa che sapevano far bene; sul nuovo album ci sono persino lievi influssi metalcore e a volte heavy/rock (“Dog In The Manger”). Le idee non ci sono nemmeno nell’artwork, simile a quello dell’album precedente, ma qui reso persino in modo peggiore. Ciò che insomma lega la band degli anni ’80 a questa di adesso è solo il nome Vendetta, il quale poteva restare immacolato nella memoria collettiva invece di venir rimesso in circolazione con una reunion davvero poco credibile.