VENOMOUS CONCEPT – Poisoned Apple

Pubblicato il 14/05/2008 da
voto
7.5
  • Band: VENOMOUS CONCEPT
  • Durata: 00:33:09
  • Disponibile dal: 30/04/2008
  • Etichetta:
  • Century Media Records
  • Distributore: EMI

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Vi piaccia o meno l’album, c’è un pezzo di storia in questa mezz’ora che segna il ritorno (esordio su Century Media) dei Venomous Concept. Un’amicizia nata nei lunghi tour e una passione comune per l’hardcore, il grind ed il punk, sono i motivi dietro l’incontro fra Shane Embury dei Napalm Death e Kevin Sharp dei Brutal Truth che è sfociato in questa band. Nel 2004, quando vide la luce l’esordio del gruppo (“Retroactive Abortion”) la line up venne completata da Buzz Osbourne dei Melvins alla chitarra e da Denny Herrera dei Napalm Death alla batteria. Osbourne però era troppo impegnato, e allora cosa fa Shane? passa alla chitarra, e al basso recluta un mito del settore: Danny Lilker, di fama Brutal Truth e Nuclear Assault. Non male, diciamo. Esaurite le presentazioni passiamo ora alla descrizione di questa furia che si scatena in diciassette velocissime canzoni in cui non vi è un minimo accenno a pause. Tanta cattiveria su questo CD, vi sentirete assaliti sotto forma di canzoni della durata media di due minuti, sempre su ritmi hardcore veloci che ogni tanto sfociano sul grindcore puro. C’è qualcosina dei Napalm Death ovviamente, specie nei suoni. Ottima la prova di Kevin Sharp che modula la voce a seconda di quel che serve, dura e incazzata a basso regime, e scream veloce sulle alte velocità. Lilker al basso è autore della solita, mastodontica prova. Qualche cenno alle canzoni più riuscite del disco: “Drop Dead” è opener in puro stile hardcore ma con stacchi eccezionali ed un lavoro vocale di Sharper veramente sopra le righe… non potrete non amarla. L’opener è seguita da 55 secondi di grindcore puro, “Stupid”. Dopo soli tre minuti avrete l’idea generale del disco. “Artist Friendly” vi consentirà di saggiare la maestria di Lilker, ma è con “Check Out” che si raggiunge l’apice del disco: tre minuti in cui la band passa dall’hardcore ad un break lento e cadenzato, corposo nella sua possenza (qui è evidente la compartecipazione dei Napalm Death) salvo poi ripartire per l’assalto finale. Mezz’ora di pura adrenalina, di più vi stuferebbe, ma quel che c’è qui vi elettrizzerà di sicuro. Usato garantito.

TRACKLIST

  1. Drop Dead
  2. Toxic Kiss
  3. Life
  4. Water Cooler
  5. P.R.I.
  6. Artist Friendly
  7. A Case Of The Mondays
  8. Every Mother’s Son
  9. Workers Unite
  10. Half Full?
  11. Check Out
  12. White Devil
  13. Hero
  14. Three
  15. Screwball
  16. Chaos!
  17. Think?
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