7.0
- Band: VERANO’S DOGS
- Durata: 00:23:38
- Disponibile dal: 15/06/2018
- Etichetta:
- Metal Age Productions
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Incentrato concettualmente sulla figura della morte e del cane come figura indissolubilmente legata alla stessa, culturalmente e spiritualmente in molte culture, il debutto dei Verano’s Dogs consta di un death metal potente e a tutto tondo, che ha nel grind la propria radice più profonda ma che, saggiamente, riesce a ripescare i suoni morbosi di gente come Repulsion, Autopsy e Death dei primi due dischi. Come dicevamo, i romani seguono prevalentemente, e con una certa capacità, il solco già tracciato da Napalm Death o Terrorizer, ma sono gli innesti di quel death metal old school, che tutti prima o dopo abbiamo così amato incondizionatamente, a dare a questo “Summoning The Hounds” quel quid in più che riesce a rendere il disco più variegato e ascoltabile.
E’ appunto un sentimento old school quello che permea l’album, dalla copertina ai passaggi che incorniciano i blast beat e che delineano nel riffing una certa conoscenza della materia e capacità di scrivere pezzi freschi e divertenti, sebbene nei confini del genere di appartenenza, senza troppo rischio. Dieci pezzi per ventitre minuti di attacchi frontali e una costruzione dei brani sagace e senza un momento di sosta, tra qualche rallentamento improvviso, stop and go, e un groove che mantiene alta l’attenzione, senza parlare dell’ottima preparazione della band, formata da membri o ex tali di Taste the Floor, NIS, Injury Broadcast e altri.
In definitiva un debut che mette i Verano’s Dogs sotto una luce più che positiva e fa si che terremo d’occhio le gesta della band, che se dovesse in futuro costruire un suono vagamente più personale e meno ‘di rispetto’ verso i suoni d’origine, potrebbe far parlare di molto bene sé.