7.0
- Band: VERMINEUX
- Durata: 00:50:37
- Disponibile dal: 31/01/2021
- Etichetta:
- Purity Through Fire
Spotify non ancora disponibile
Apple Music non ancora disponibile
Oltre ad essere un anno cardine nella storia europea, “1337” è anche il secondo demo dei Vermineux e nonostante sia stato stampato e distribuito dalla tedesca Purity Through Fire, nell’intento della band non è un vero e proprio album, quindi lo dobbiamo considerare secondo parametri un po’ diversi da quelli che useremmo per un disco vero e proprio.
Il titolo richiama l’anno a cui si fa risalire l’inizio della Guerra dei Cent’Anni, scoppiata per problemi dinastici tra i Valois e i Plantageneti, richiamati espressamente nella prima e nell’ultima traccia del secondo lavoro degli americani Vermineux (anche se la copertina ritrae una battaglia tra le forze di Venezia e quelle di Firenze). Doverosa premessa storica, perché la one-man band californiana aveva incentrato il primo lavoro (“1315”) sulla Grande Carestia che flagellò Francia e Inghilterra tra il 1315 e il 1317. Ci si aspetterebbe, dunque, un black metal violento e dai toni folk/epic, ma la strada scelta da Bret Tardiff (qua sotto lo psudonimo di Spectre) è ben distante. Le sensazioni oscillano tra passaggi soffusi ambient/dungeon synth e un depressive che muove i passi dai Forgotten Woods. L’atmosfera, bisogna dire, c’è tutta: produzione sporca abbastanza da rinchiuderci nel vecchio underground più elitario, ma al tempo stesso sufficientemente definita da rendere ben udibili tutti gli strumenti, compresi gli assoli di chitarra (“Crécy”), che – ad essere onesti – risultano un po’ ingenui (con la sola eccezione di quello presente in “Cotereaux”, suonato da Nick Liuzzi, compagno di Tardiff nei Minenwerfer), scostandosi stilisticamente dal resto del lavoro. “1337” vuole comunque essere un disco di atmosfera ed in questo centra il bersaglio: “Bloodlines” e “Chevalrie” ne sono un ottimo esempio, ma è il mordente a mancare a questo lavoro, il riffing lacerante, le melodie cupamente evocative e quel senso di sofferenza generale che solo l’ottimo scream di Spectre riesce a trasmettere. Come dicevamo all’inizio, quello che abbiamo davanti è un demo e certe imperfezioni nel songwriting sono assolutamente perdonabili, compresa la cover degli inglesi Sol Invictus (la splendida “A Ship Is Burning”) che risulta una mera copia con una voce che tenta di riprendere l’originale senza troppo successo. Ma, viste le premesse, mostra una band dalle ottime potenzialità. Ciò che può far pendere l’ago della bilancia verso l’acquisto fisico, diventa il supporto su cui l’etichetta tedesca ha deciso di dare alle stampe “1337” (per ora sono confermate una versione CD e una su cassetta) ed un prezzo basso che mantiene intatta la dimensione ‘demo’.