VEXED – Culling Culture

Pubblicato il 25/05/2021 da
voto
8.0
  • Band: VEXED (UK)
  • Durata: 00:37:39
  • Disponibile dal: 21/05/2021
  • Etichetta:
  • Napalm Records
  • Distributore: Audioglobe

Spotify:

Apple Music:

Il biglietto da visita dei Vexed è arrivato nel 2019 in grande stile: il singolo “Elite” vedeva le guest vocals di uno dei più amati cantanti della scena deathcore, CJ McMahon dei Thy Art Is Murder, e sfoggiava le grandi capacità tecnico-compositive del gruppo, confermate un mese dopo da “Dominate”. Queste carte sono valse un tour coi Whitechapel e la partecipazione al Tech-Fest 2019, che ha condotto i Nostri alla firma con la potente etichetta austriaca Napalm Records. Il debutto “Culling Culture” arriva con ben quattro singoli pubblicati, che hanno fatto aumentare le chiacchiere intorno al quartetto dell’Hertfordshire e hanno dato alla campanilistica stampa inglese possibilità di costruire grande attesa attorno alla pubblicazione. Possiamo facilmente accostare i Vexed ai Jinjer, soprattutto come gruppo a cui chiunque vorrebbe entrare in scia vista la rapidissima ascesa nel panorama internazionale: cantante di sesso femminile e sonorità metalcore/djent non possono che suggerire facilmente l’esportazione ucraina sulla cresta dell’onda. Ci si rende conto in fretta però che l’abilità musicale dei Vexed è ben superiore, tanto da poter tirare in ballo nomi come Periphery, Meshuggah, Thy Art Is Murder, ma anche Hacktivist e Lacuna Coil. Megan Targett è l’arma segreta del gruppo: ci fa innamorare a 30 secondi dal play partendo con un ‘blegh’, fa spalancare gli occhi con le vocals gutturali di “Hideous” e fa alzare il sopracciglio quando canta propriamente, con vocalizzi, toni, armonizzazioni ed effettistica che ricordano da vicino la nostra Cristina Scabbia. Oltre ad un’incredibile versatilità vocale, Megan si rende protagonista di bestialità e brutalità, sfoggia una grinta invidiabile tentando in più occasioni di sfidare la propria zona di comfort e avvicinandosi al rappato in “Fake” e “Narcissistic”, per aggiungere un vero e proprio showcase di bel canto nella spaziale “Aurora”. La controparte strumentale tenta in ogni modo possibile di fare lo stesso, evitando accuratamente le dinamiche scream/clean tipiche del metalcore per un approccio che salta rapidamente tra riffing e breakdown deathcore con l’estro progressive melodico, tecnico e poliritmico proprio del djent, donando ampi spazi al batterista Willem Mason-Geraghty e al chitarrista Jay Bacon. Per rendersi conto della ricchezza delle texture, sia in ambito più brutale che in quello più melodico, si possono ascoltare di seguito “Epiphany” e “Narcissist”. Per una band ampiamente nei vent’anni di età si tratta di un primo passo davvero impressionante, sia per la maturità artistica che per il potenziale disumano, che il quartetto potrebbe affinare in maniera ancora più devastante frenando talvolta il comparto tecnico o partorendo qualche brano più veloce. Per il resto, niente da dire, siamo davvero davanti a uno dei debutti dell’anno.

TRACKLIST

  1. Ignorant
  2. Hideous
  3. Fake
  4. Epiphany
  5. Misery
  6. Narcissist
  7. Weaponise
  8. Purity
  9. Drift
  10. Aurora
  11. Lazarus
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.