VIRGIN STEELE – The Black Light Bacchanalia

Pubblicato il 26/10/2010 da
voto
8.0
  • Band: VIRGIN STEELE
  • Durata: 01:16:23
  • Disponibile dal: 27/10/2010
  • Etichetta:
  • SPV Records
  • Distributore: Audioglobe

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I Virgin Steele non hanno certamente più bisogno di presentazioni, essendo giunti praticamente al trentennale di carriera e con undici album alle spalle. David DeFeis e soci tornano quindi con la loro dodicesima fatica in studio a distanza di quattro anni dal non felicissimo “Visions Of Eden”. Ad onor del vero i nostri ci avevano abituati ad una certa discontinuità qualitativa: dopo capolavori assoluti quali “Noble Savage”, i due “The Marriage Of Heaven & Hell” e “The House Of Atreus”, i newyorkesi hanno fatto uscire lavori che non ne reggevano la maestosità, come “Age Of Consent”, “Invictus” e “Visions Of Eden”, tutt’altro che brutti lavori (soprattutto “Invictus”) ma che non riuscivano a rivaleggiare con i propri predecessori. Di ben altro spessore è il nuovo “The Black Light Bacchanalia”, da noi già presentato in esclusiva a suo tempo con un track-by-track. Il nuovo full length probabilmente sarà destinato ad aprire una nuova fase della carriera dei Virgin Steele, che come sempre non rinnegano nulla del loro passato ma guardano comunque con fiducia al futuro. La prima cosa che colpisce del lavoro è lo straordinario senso di misura e di sobrietà incarnato soprattutto nella performance vocale di David DeFeis. Parliamoci chiaro: gli anni passano per tutti, e anche il vecchio David non urla più come una volta, preferendo passaggi più ragionati ed acuti che evidentemente costano meno fatica alla sua ugola. L’intensità rimane la stessa del passato, ma vengono utilizzati diversi mezzi espressivi per comunicarla. Per il resto si intravede qualche altro sprazzo di novità già a partire da “Pagan Heart”, che nella strofa si rifà non poco ad una band come gli Slough Feg, che i Virgin Steele non possono non conoscere. All’altezza della meravigliosa “To Crown Them With Halos Parts 1 + 2” si odono echi di quell’american power che i nostri non hanno mai considerato come arma principale del loro sound, così come sostanziali novità sono gli innesti barocchi e memori di King Diamond presenti in “Necropolis (He Answers Them With Death)”. Non si preoccupino però i fan storici, perché la gran parte dei brani contenuti in “The Black Light Bacchanalia” sono farina del sacco della band, ad iniziare dalle cavalcate “By The Hammer Of Zeus (And The Wrecking Ball Of Thor)”, a dire il vero piuttosto dispersiva, e “The Bread Of Wickedness”, fino a brani più complessi e figli di quel titanismo progressivo e pomposo presentato sui due “Atreus”. L’epicità non è mai pacchiana e alla fine le tinte del lavoro sono piuttosto morbide, pur rimanendo ben ancorate ad un immaginario heavy tout court. Pursino delizia soprattutto con solismi sempre azzeccati, mentre la sezione ritmica si distingue per precisione e fantasia. Ovviamente la parte del leone la fa DeFeis con la sua ugola e le sue tastiere, vere e proprie primedonne che esigono tutta l’attenzione dell’ascoltatore. Non aspettatevi la rocciosità dei “Marriage” e nemmeno la pomposità degli “Atreus”: i Virgin Steele del 2010 sono una band che riunisce tutte le caratteristiche del passato senza però farne prevalere alcuna e, ripetiamo, lo fanno con una classe ed un’eleganza che a molti potrà sembrare mancanza di nerbo e di sostanza, ma che in realtà è il miglior modo di rinnovare il proprio sound senza snaturarlo. Eccellente.

TRACKLIST

  1. By The Hammer Of Zeus ( And The Wrecking Ball Of Thor )
  2. Pagan Heart
  3. The Bread Of Wickedness
  4. In A Dream Of Fire
  5. The Orpheus Taboo
  6. Nepenthe
  7. Necropolis ( He Answers Them With Death )
  8. To Crown Them With Halos Parts 1 & 2
  9. The Torture's Of The Damned
  10. The Black Light Bacchanalia ( The Age That Is To Come )
  11. Eternal Regret
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