VISIGOTH – The Revenant King

Pubblicato il 03/03/2015 da
voto
7.5
  • Band: VISIGOTH
  • Durata: 01:00:30
  • Disponibile dal: 27/01/2015
  • Etichetta:
  • Metal Blade Records
  • Distributore: Audioglobe

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“The Revenant King”. Con questo titolo e con una copertina raffigurante un minaccioso vichingo in battaglia debuttano i Visigoth. La band originaria di Salt Lake City, USA, approda nientemeno che alla Metal Blade Records e lo fa con un disco che farà la gioia di tutti gli amanti dell’epic metal più tradizionale. Non immaginatevi sinfonie, ritornelli all’acqua di rose, dolci ballad o tastiere a profusione, perchè il sound della band affonda le proprie radici tra i capolavori di Manilla Road, Omen, Warlord, Manowar, Jag Panzer, Iron Maiden e Slough Feg. Per stare un po’ sul più recente, verrebbe da indicare negli ultimi lavori degli svedesi Grand Magus la somiglianza stilistica più azzeccata, a loro volta figli delle sopra indicate band. Lunghe cavalcate come la titletrack posta in apertura o la conclusiva ed epicissima “From the Arcane Mists of Prophecy” convincono per l’incedere fiero e trascinante di riff e sezione ritmica, a sostegno di un cantato pulito, potente e abbastanza caldo, lontano dalle tipiche e talvolta sterili sirene della scena power. Anche i suoni mantengono le distanze dalle produzioni laccate e triggerate moderne e valorizzano un sound organico e più “vero”. Particolarità del lavoro è certamente il lungo minutaggio medio dei pezzi, tra i sette e gli otto minuti, ma questo non deve far intimorire, dal momento che il songwriting di buon livello che il gruppo mette sul piatto permette alle composizioni di coinvolgere l’ascoltatore senza scadere mai nel banale, nel ripetitivo e dunque nel noioso. Pezzi poi a tratti più monolitici conservano comunque una struttura abbastanza progressiva, come nel caso di “Mammoth Rider”, classic metal quasi manowariano dell’epoca “Into Glory Ride” nella sua prima parte e doom plumbeo in stile primi Candlemass nella seconda. Cosa analoga per “Blood Sacrifice”, che invece parte con ritmi più pacati, per poi accelerare in un up-tempo dalle sfumature US Metal con riffing serrato e vocals trascinanti. Troviamo infine anche episodi più semplici e diretti come “Dungeon Master” o la bella cover di “Necropolis”, brano immortale dei Manilla Road che ci ricorda da dove il sound dei Visigoth deriva. Un paio di episodi nella seconda parte della tracklist causano qualche leggero calo di tono, che però non compromette più di tanto la riuscita finale di un album genuino, ben fatto, dal taglio retrò ma senza evidenti deja-vu e assolutamente adatto agli amanti del metal epico e classico degli anni Ottanta.

TRACKLIST

  1. The Revenant King
  2. Dungeon Master
  3. Mammoth Rider
  4. Blood Sacrifice
  5. Iron Brotherhood
  6. Necropolis (Manilla Road cover)
  7. Vengeance
  8. Creature of Desire
  9. From the Arcane Mists of Prophecy
4 commenti
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