
voto
7.0
7.0
- Band: VISION DIVINE
- Durata: 00:56:25
- Disponibile dal: //1999
- Etichetta:
- Atrheia Records
- Distributore: Audioglobe
Streaming non ancora disponibile
L’esordio discografico dei Vision Divine avviene in piena esplosione power metal; in Italia Labyrinth e Rhapsody la fanno da padrone e il progetto nato sulla collaborazione Thorsen-Lione già sperimentata nel primo Labyrinth “No Limits”, gode sicuramente di una certa attesa. Quello del gruppo che originariamente si doveva chiamare Simmetry, è un debutto di qualità, incentrato su sonorità tipicamente power metal come vuole il periodo, ed evidenzia ripetuti riferimenti al sound di Labyrinth e Rhapsody e ancor prima Helloween e Stratovarius. Chi si auspicava un disco più vario e sperimentale sulla scia del già citato “No Limits”, probabilmente rimarrà deluso dal sound poco incline al cambiamento di “Vision Divine”, tuttavia i numerosi appassionati del metal doppia cassa, clavicembali e ritornelli solari potranno godere di un lotto di canzoni manieristiche ma di ottima fattura. Fabio Lione è come sempre un eccellente interprete come pure ottimo compositore, sfoggiando ritornelli memorabili in svariate canzoni tra cui citiamo “Black Mask Of Fear”, “Exodus”, “The Miracle”o l’ottima “The Whisper”. Inappuntabile anche la prestazione di Olaf Thorsen alla chitarra, ben supportato dal già compagno nei Labyrinth, Andrew Mc Pauls, alle tastiere. La sezione ritmica affidata alla batteria di Mat Stancioiu dei Labyrinth e al basso di Andrea “Tower” Torricini, appare un tantino sacrificata alla causa di brani sempre piuttosto lineari a parte rare eccezioni come la titletrack, il brano meno power e canonico del lotto. La band di origine toscana ci regala anche una cover scolastica e forse inutile di “The Final Countdown” degli Europe, prima del gran finale con il power metal debordante di “Forever Young” e lo splendido lento “Of Light And Darkness” che chiude con insolite tinte oscure questo inizio positivo, ma poco sorprendente.