• Band: VISIONI GOTICHE
• Durata: 00:52:00
• Disponibile dal: 01/02/2012

Giunge in redazione l’album dei lombardi Visione Gotiche, sedicente band “di culto” e fautrice di un genere dallo stesso gruppo definito come: “gothic horror music”. Dalla loro biografia leggiamo che il disco qui preso in oggetto, chiamato “Cancellata Dal Tempo”, è stato autoprodotto per assoluta scelta personale, salvo poi evincere dallo stesso scritto che la band ha effettuato comunque una lunghissima ed infruttuosa ricerca di una label che li pubblicasse (insomma, un po’ come quando si dice di essere single per scelta… degli altri). L’oscuro combo ci racconta una fiaba, con un concept che si trascina in modo lento ed a volte ingenuo per i capitoli di questo disco: si narra la storia (originale e mai sentita prima) di una splendida ragazza dai lunghi capelli neri, la quale viene rapita dal cattivone di turno, segregata e torturata fino all’arrivo del suo eroe e salvatore. Tutta la vicenda, ambientata nel medioevo e condita di magia (ma dai!) e superstizione (ma pensa…) rappresenta, a nostro avviso, proprio il punto debole della band, la quale mescola elementi propri del progressive italiano, dark ambient, tonnellate di effetti, chitarre elettriche e tappeti di doppia cassa mutuati dal metal più classico e la bella voce di Tiziana Radis che svetta sul tutto. Il combo nostrano finisce con il tirarsi la classica zappa sui piedi cercando di coinvolgerci nella storia attraverso il modo più semplice e rischioso: lunghissime ed estenuanti introduzioni ad ogni brano (in media quasi due minuti di “nulla” prima di ascoltare il pezzo vero e proprio), intere tracce di soli effetti sonori (grida, crepitio del fuoco, canti gregoriani, grilli, ulutati e chi più ne ha…) che verranno ovviamente ed inesorabilmente “skippate”, e parti parlate, recitate, che annoiano sin dal primo ascolto. Musicalmente le cose non migliorano, con una produzione pessima che ci obbliga a dover alzare il volume al massimo ed enormi lacune tecniche sia nel cantato maschile (presenti clamorose stonature) che nelle linee soliste di chitarra (con suoni pessimi ed esecuzioni scolastiche). Chi vi scrive vorrebbe sottolineare che esistono band capaci di creare un’atmosfera incredibile utilizzando “solo” le sette note musicali ed altre ancora in grado di raccontarci storie stupende ed originali in modo davvero coinvolgente, emozionale ed emozionante (i siculi Fiaba, ad esempio); purtroppo i Visioni Gotiche non fanno parte ne dell’una ne dell’altra categoria. Non tutto è da buttare, per fortuna, ma si arriva alle cose positive letteralmente sfiancati, esausti ed incapaci di apprezzarle. Volevano stupirci con effetti speciali, a noi bastava la musica.