4.0
- Band: VISIONS OF ATLANTIS
- Durata: 00:43:44
- Disponibile dal: 23/02/2011
- Etichetta:
- Napalm Records
- Distributore: Audioglobe
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A distanza di quattro anni dall’anonimo "Trinity" tornano in pista gli austriaci Visions Of Atlantis, e lo fanno come sempre senza stupire, arricchendo la propria discografia – giunta ora al quarto lavoro in studio – di un ulteriore capitolo superfluo. Aggiustata la questione della voce maschile (pesante tallone d’Achille sulla prima release) con l’ingresso di Mario Plank a partire dal secondo disco, i Visions Of Atlantis non trovano invece continuità per quel che riguarda il ruolo di voce femminile, sempre diverso sugli ultimi due album. "Delta" vede quindi il debutto di Maxi Nil la quale, oltre ad esperienze in un paio di band, può vantare una collaborazione live nel biennio 2008-2009 con i Moonspell. Vista l’ultima premessa ci si aspetterebbe una cantante all’altezza, ma i fatti sono ben altri. Più scorrono le canzoni e più l’impressione che la voce di Maxi sia debole e priva di mordente aumenta; più passano i minuti e più si desidera sentire solo la voce di Mario Plank che, pur non essendo nulla di eccezionale, riesce almeno a dare un po’ di ruvidezza e cattiveria alle canzoni, ispessendo l’ormai abusata proposta del symphonic-operistic power che, perdonate la sincerità, è riuscita come si deve solo ai Nightwish. Dieci canzoni per nulla originali, prive di ritornelli gradevoli da canticchiare almeno sotto la doccia, di melodie memorizzabili e di assoli, tranne un paio, da salvare: un gruppo, seppur ben preparato e non molto peggio di altri che propongono lo stesso genere, di cui potremmo fare tranquillamente a meno.