7.0
- Band: VISIONS OF ATLANTIS
- Durata: 00:58:00
- Disponibile dal: 13/05/2022
- Etichetta:
- Napalm Records
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Ottavo capitolo della propria carriera per i Visions Of Atlantis, band austriaca che ha fatta molta trada dai tempi degli esordi, caratterizzati da un power metal fin troppo ispirato alla scena scandinava ed in particolare ai Nightwish. Non brillano di originalità neppure ora, ma il gruppo è riuscito col tempo a creare un proprio trademark fatto di melodie catchy, cori possenti e orchestrazioni imponenti. E non è un caso che questa maggiore maturità sia arrivata da quando la formazione è diventata stabile con, in particolare, gli ingressi alle voci di Clémentine Delauney, importante anche dal punto di vista scenico, ed il nostro talentuoso Michele Guaitoli.
Il precedente “Wanderers” nel 2019 aveva mostrato buone cose e dopo la parentesi del live album – “A Symphonic Journey To Remember” pubblicato nel 2020 – questo “Pirates” conferma quanto di buono il quintetto austriaco sta facendo in questi anni.
Cinquantotto minuti durante i quali si viene immersi all’interno di sonorità sinfoniche ed ultramelodiche, con le due voci sempre pronte ad alternarsi ed intrecciarsi con equilibrio; insomma un invitante prodotto per tutti gli appassionati. L’epica opener “Pirates Will Return” colpisce con cori maestosi ed imponenti arrangiamenti sinfonici, mentre “Melancholy Angel” si stampa in testa grazie a melodie sapientemente confezionate. Strumenti a fiato ed una dose massiccia di orchestrazioni aprono la via a “Master The Hurricane”, brano che rallenta cullando l’ascoltatore con la voce angelica di Clémentine prima di ripartire con riff più possenti. “Clocks” somiglia ad una filastrocca e scorre via rapida, spinta da melodie ultracatchy che lasciano spazio alla sognante ballata “Freedom”, dove le due voci si muovono con abilità fino ad arrivare ad un coro capace di far cantare tutti i presenti in sede live. Influenze folk dipingono “In My World” mentre l’andatura sostenuta di “Legion Of The Seas” è accompagnata ancora una volta da cori epici ed evocativi. “Mercy” e “Wild Elysium” formano un’accoppiata powereggiante ed esaltante, prendendo le redini dell’ascolto ed aiutandolo nell’intento di rendere il disco vario.
Per alcuni ascoltatori i Visions Of Atlantis potrebbero risultare fin troppo mielosi e scontati, ma inseriti all’interno del filone musicale al quale appartengono, dimostrano di esserne ormai un gruppo di punta. “Pirates” è in grado di coinvolgere l’ascoltatore durante tutta la propria durata grazie a dodici brani confezionati con indubbie abilità!