VITRIOL – To Bathe from the Throat of Cowardice

Pubblicato il 03/09/2019 da
voto
7.0
  • Band: VITRIOL (USA)
  • Durata: 00:44:28
  • Disponibile dal: 06/09/2019
  • Etichetta:
  • Century Media Records
  • Distributore: Sony

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Per discorrere di “To Bathe from the Throat of Cowardice”, il primo album dei Vitriol, non si può non tenere conto dell’EP che lo ha preceduto, “Pain Will Define Their Death”. I brani di quella prima prova in studio – ristampata non troppo tempo fa dall’italiana Everlasting Spew Records – vengono infatti ripresentati anche in questa sede, risultando ancora attuali, se non base inequivocabile su cui i death metaller statunitensi hanno costruito il resto del materiale qui offerto. Nonostante le differenti tempistiche creative, “To Bathe…” appare quindi un disco molto coeso, la cui caratteristica peculiare è l’estremismo con cui la band concepisce e interpreta la propria musica. Con ritmiche spesso parossistiche e delle chitarre che continuamente si incrociano e si rincorrono su velocità altrettanto vertiginose, i musicisti danno sovente l’impressione di essere ad un passo dal collassare stremati. Durante i momenti più tesi e convulsi, sui quali lo screaming si fa affannato e psicotico, si percepisce una tensione genuina, un’impronta live, come se il gruppo avesse registrato in presa diretta o utilizzato solo le tracce più spontanee per la versione definitiva.
Come già illustrato nella recensione dell’EP, i Vitriol adottano un approccio estremamente furente su ogni fronte, scendendo di rado a compromessi. Il sound prende le mosse da influenze che vanno da Morbid Angel ed Hate Eternal a realtà europee come Anaal Nathrakh, Zyklon e Myrkskog, ma il tutto viene appunto continuamente estremizzato e portato su registri a volte ancora più alienanti. “Pain…”, con solo tre pezzi (quattro nella ristampa), godeva di un impatto devastante, favorito ovviamente dalla breve durata complessiva della tracklist; questo full-length, come prevedibile, si presenta invece come un’opera più difficile da assimilare, dato che la varietà e la capacità di caratterizzare efficacemente le canzoni non rientrano ancora fra i pregi principali dei ragazzi di Portland. Si arriva dunque al termine dell’ascolto un po’ affaticati, con in più la sensazione che alcuni dei brani non abbiano lasciato particolare traccia di se, tanto l’assalto è incessante e uniforme. In ogni caso, nel corso della tracklist, ci si imbatte in delle aperture più groovy e controllate, peraltro ben riuscite, quindi sarebbe sbagliato affermare che i Vitriol non siano capaci di variare il loro approccio; semplicemente, non lo fanno ancora con sufficiente regolarità, in preda a quella esuberanza che spesso contraddistingue le band agli esordi. Li aspettiamo con un lavoro più particolareggiato fra qualche tempo, dopo che gli imminenti tour avranno insegnato loro l’importanza di certe dinamiche. Nel frattempo teneteli d’occhio.

TRACKLIST

  1. The Parting of a Neck
  2. Crowned in Retaliation
  3. Legacy of Contempt
  4. I Drown Nightly
  5. The Rope Calls You Brother
  6. A Gentle Gift
  7. Violence, a Worthy Truth
  8. Victim
  9. Hive Lungs
  10. Pain Will Define Their Death
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