7.5
- Band: VLTIMAS
- Durata: 00:39:00
- Disponibile dal: 29/03/2019
- Etichetta:
- Season Of Mist
- Distributore: Audioglobe
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Una volta tanto, non c’è bisogno di addentrarsi in disamine minuziose per descrivere la tipologia di sound abbracciata da un disco, perchè “Something Wicked Marches In” è un’opera che si auto-definisce già a partire dal titolo e dai nomi coinvolti. Un lavoro che non tarderà a stimolare le corde emotive di quella generazione di ascoltatori identificatasi nel metal estremo degli anni Novanta, frutto degli sforzi di tre pesi massimi della scena – David Vincent, Rune Eriksen, Flou Mounier – qui intenti a raffigurare un paesaggio familiare e al contempo ricco di avvallamenti non percepibili a prima vista.
La strada maestra scelta dal chitarrista norvegese, principale responsabile del songwriting, è quella di un death metal dall’indole ora furente e scattante, ora cattedratica e marziale, giocoforza ispirato ai Morbid Angel dei capitoli ‘A’, ‘B’, ‘C’ e ‘D’; una base magmatica lungi dall’assestarsi su precise coordinate ritmiche, in cui sventagliate di blast beat e riff circolari cedono sovente il passo a digressioni suadenti che esaltano la vocalità istrionica del frontman e la malleabilità delle trame, con l’eco bellicoso di brani come “Praevalidus” e “Total Destroy!” a perdersi nelle visioni apocalittiche delle lunghe e strutturate “Monolith”, “Last Ones Alive Win Nothing” e “Marching On”. È in questi ultimi episodi (cui si aggiunge la titletrack posta in apertura a mo’ di manifesto programmatico) che si può dire gli VLTIMAS svelino apertamente le loro ambizioni, prima snocciolando una serie di melodie epiche e dolenti, poi raffreddando il guitar work fino a lambire il metallo nero dei fiordi, per una quarantina di minuti inscindibili da una spiccata espressività e da una cura maniacale nello sviluppo armonico dell’intera raccolta. Un amalgama semplice, eppure – filtrato dalla proverbiale classe dei musicisti coinvolti – in grado di irretire molto più di tante ‘next big thing’ attuali. L’ennesima riprova del tocco magico della vecchia scuola, annoverabile tra le uscite più coinvolgenti di questo inizio 2019.