8.0
- Band: VOLBEAT
- Durata: 00:58:29
- Disponibile dal: 09/04/2013
- Etichetta:
- Universal Republic
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I Volbeat sono una delle poche band metal e affini che negli ultimi anni siano state in grado di dare una scossa al genere. Non lo hanno fatto inventando chissà cosa. ma semplicemente mettendo assieme vari stili differenti: dal country al classic metal, dal rockabilly all’hard rock e dal punk al thrash metal. La miscela é piaciuta a tal punto che il gruppo ora é in netta ascesa ovunque e se anche dalle nostre parti si verificherà quello che sta accadendo in centro e nord Europa, allora vedremo questi quattro ragazzi suonare in quelle grandi arene dove siamo abituati a vedere gruppi del calibro di Iron Maiden o Metallica. Che questo grande successo sia ormai alla loro portata i danesi lo sanno bene, come sanno perfettamente che la loro fanbase si sta allargando sempre piú, coinvolgendo dal metallaro all’alternativo, fino al rocker classico. Non era dunque tanto difficile immaginarsi che il sound del gruppo si sarebbe avvicinato ulteriormente alla fascia piú ampia del suo pubblico. Come infatti già abbiamo avuto modo di farvi notare nella nostra anteprima traccia per traccia, il taglio del nuovo “Outlaw Gentlemen & Shady Ladies” é complessivamente piú leggero e orecchiabile rispetto ai dischi precedenti. Con diversi pezzi basati su tematiche inerenti il vecchio West, questa volta, accanto ad una base metal sempre piú incline al rock, dominano venature country/western, mentre possiamo notare una totale assenza di voci in growl o accenni di metal estremo ritrovabili sul precedente “Beyond Hell / Above Heaven” e una forte riduzione della componente punk rock che dominava vari pezzi di album come “Guitar Gangsters & Cadillac Blood”. Permane invece la varietà musicale, con vari brani orientati ad un hard rock melodico e orecchiabile, tra cui le splendide “Pearl Hart” e “The Nameless One”, future hit del gruppo assieme al singolone ariosissimo “Cape Of Our Hero”. Si sentono incursioni nel metal più oscuro nella doomy “Room 24”, in cui figura il leggendario King Diamond alla voce, o nell’incrocio tra Metallica e inserti di banjo dal sapore western della coinvolgente “Doc Holliday”. La rassegna stilistica in cui come di consueto i Volbeat ci accompagnano passa anche per il rockabilly di “Lonesome Rider”, con la cantante ospite Sarah Blackwood, per il punk-metal motorheadiano della tirata “Black Bart” e per la divertente “Lola Montez”, dove il gruppo ritrova la sua anima più melodic punk rock. Non manca un bel lento malinconico nel finale, “Our Loved Ones”, e purtroppo nemmeno un paio di cali di tono, tra cui l’altro scialbo e prevedibile lento “The Sinner Is You” e la cover rock di “My Body” degli Young The Giant, tributo ad un pezzo di soli due anni fa di cui onestamente non se ne sentiva il bisogno. Prodotto ancora una volta da Jacob Hansen e dall’ex chitarrista degli Anthrax e ora in forza negli stessi Volbeat, Rob Caggiano, “Outlaw Gentlemen & Shady Ladies” è quindi un altro esempio della poliedricità di una band che non smette di stupire. Molti potranno storcere il naso di fronte all’impostazione meno pesante e più catchy di questo lavoro, con il quale il gruppo guarda sì ad una più ampia fascia di pubblico, ma è anche vero che il tutto sia stato fatto conservando buona parte dei vecchi tratti distintivi e, soprattutto, mantenendo alto il livello qualitativo delle composizioni.