VOLBEAT – Servant Of The Mind

Pubblicato il 07/12/2021 da
voto
8.0
  • Band: VOLBEAT
  • Durata: 01:01:15
  • Disponibile dal: 03/12/2021
  • Etichetta:
  • Vertigo
  • Distributore: Universal

Spotify:

Apple Music:

Malandrino di un Poulsen. Dopo averci fatto ballare con il precedente “Rewind, Reply, Rebound” – per dovere di cronaca calato un po’ sulla distanza rispetto a quanto percepito in sede di recensione – ci aveva promesso con questo nuovo “Servant Of The Mind” un ritorno a sonorità più heavy, salvo poi lanciarlo con un paio di pezzi quanto mai easy-listening. Come sempre la verità sta nel mezzo, o meglio ancora nel caso dei Volbeat nel miscuglio (di stili), anche se la genialità dei primi lavori resta ormai sullo sfondo. L’opener “Temple Of Ekur” o le più metalliche “Sacred Stone”, “Shotgun Blues” e “Say No More” mostrano in effetti un riffing più sostenuto che si stempera tuttavia in ritornelli decisamente morbidi, al punto che anche l’omaggio a LG Petrov degli Entombed (“Becoming”) si esaurisce in una manciata di secondi in testa e in coda; in attesa di vedere se/quando l’ex leader dei Dominus tornerà davvero al death metal, resta il fatto che ormai il suo cantato nei Volbeat è decisamente Virgin Radio-friendly, a prescindere dal tipo di canzone. Ben vengano quindi pezzi sbarazzini come “Wait A Minute My Girl” o “Dagen Før”, impreziositi rispettivamente dalla tromba e dal duetto con Stine Bramsen, o il punk’n’roll più tirato di “Heaven’s Descent” (baciata da un bell’assolo) e “The Passenger”, ritmicamente esaltante nella migliore tradizione della casa. Non poteva mancare un pizzico di rockabilly nella croccante “The Devil Rages On”, mentre la conclusiva “Lasse’s Birgitta” (ispirato alla caccia alle streghe in Svezia nel 1471) è probabilmente uno dei momenti più sperimentali dell’album, preludio ad un trittico di tre cover bonus (compresa “Don’t Tread On Me” presente nel recente tributo al “Black Album”) in cui Poulsen si lascia un po’ più andare. Per tutti ma non per molti: questi, non da oggi, sono i Volbeat, ormai da tre album uguali a se stessi ma sempre con qualcosa di nuovo da offrire al grande pubblico.

TRACKLIST

  1. Temple of Ekur
  2. Wait A Minute My Girl
  3. The Sacred Stones
  4. Shotgun Blues
  5. The Devil Rages On
  6. Say No More
  7. Heaven’s Descent
  8. Dagen Før (feat. Stine Bramsen)
  9. The Passenger
  10. Step Into Light
  11. Becoming
  12. Mindlock
  13. Lasse’s Birgitta
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.