VOLBEAT – The Strength / The Sound / The Songs

Pubblicato il 26/09/2005 da
voto
7.5
  • Band: VOLBEAT
  • Durata: 00:55:11
  • Disponibile dal: 26/09/2005
  • Etichetta:
  • Mascot Records

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Cosa succede se unite in un solo album thrash metal, classic metal, country, blues, rockabilly e punk? La risposta è nella proposta musicale di questa band danese che con “The Strength / The Sound / The Songs” nel 2005 arriva al debutto discografico. A dire il vero, non è che il gruppo in questione fosse del tutto sconosciuto prima del qui presente esordio, dal momento che con le precedenti demo aveva venduto più di mille copie, costruendosi la rampa di lancio che lo ha portato al primo contratto discografico con Mascot Records. Va anche precisato che la band non è certo composta da novellini, dal momento che il cantante-chitarrista e leader Michael Poulsen e il chitarrista Franz Gottschalk arrivano dalla death metal band, ormai scioltasi, Dominus. Con nuove idee e una rinnovata cerchia di amici e musicisti, Michael ha dunque dato vita ad un sound originale di cui è difficile, veramente difficile, poter dare una descrizione accurata che tenga conto di tutte le sue sfaccettature. Le influenze vanno infatti dai Metallica (anche del periodo “Load” e “Reload”) ai Misfits, ai The Clash e ai Social Distortion fino a Johnny Cash e al grande Elvis Presley. Un incontro dunque non solo tra vari stili ma anche tra epoche diverse che trova la sua migliore espressione nelle note romantiche, quasi malinconiche e ammiccanti agli anni ’50 e ’60 di “Soulweeper”, nel riffing pesante dal groove micidiale di “Caroline Leaving” e “Pool Of Booze Booze Booza” o nelle metalliche “Fire Song” e “Alienized”. In evidenza anche l’aggressiva “Rebel Monster”, ottimamente resa varia dalle aperture melodiche del ritornello, la più punk rockeggiante “Always Wu” e la spettacolare cover di “I Only Wanna Be with You” di Dusty Springfield. Il tutto con la particolare interpretazione vocale di Michael, la cui voce, piena, mai in falsetto e a tratti profonda, suona come un incrocio tra James Hetfield, Danzig e Elvis. L’unico difetto del disco è una certa ripetitività a livello di riff e linee vocali che pesa sulla distanza dei quindici brani, forse un po’ troppi per un disco che molto punta sull’iniziale effetto sorpresa del personale sound su cui si basa e che ha tra i propri fini principali quello di divertire l’ascoltatore. Ciò non toglie che i Volbeat con questo primo passo abbiano dato prova di avere ottime idee e tanto talento, in parte ancora da dimostrare.

 

TRACKLIST

  1. Caroline Leaving (Caroline, Pt. 2)
  2. Another Day, Another Way
  3. Something Else Or…
  4. Rebel Monster
  5. Pool Of Booze, Booze, Booza
  6. Always, Wu
  7. Say Your Number
  8. Soulweeper #2
  9. Fire Song (Danny And Lucy Revisited)
  10. Danny And Lucy (11 p.m.)
  11. Caroline #1
  12. Alienized
  13. I Only Wanna Be With You
  14. Everything’s Still Fine
  15. Healing Subconsciously
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