6.5
- Band: VOLTUMNA
- Durata: 00:36:09
- Disponibile dal: 08/03/2013
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Senza necessariamente scomodare colossi del calibro di Hour Of Penance e Fleshgod Apocalypse, non occorre disporre di chissà quale intelletto per capire che la scena extreme metal di Roma e dintorni sia tra le più floride ed agguerrite della nostra amata Penisola. Pensiamo (giusto per fare qualche nome) ai vari Eyeconoclast, Tsubo o Ade: realtà giovani, incazzate ed ultra-professionali che nulla hanno da invidiare a decine di colleghi stranieri, spesso e volentieri “pompati” dai colossi discografici di turno. Giunti a conclusione di questa breve – per quanto campanilistica – premessa, possiamo cominciare a parlarvi dei Voltumna, quartetto originario della provincia di Viterbo ed artefice di un black/death metal particolarmente brutale e serrato, ispirato agli antichi usi e costumi della civiltà etrusca. “Damnatio Sacrorum”, questo il titolo del debut album giunto sulle nostre scrivanie, riprende il discorso interrotto nel 2011 da “Chimera”, EP di quattro tracce che aveva permesso ai Nostri di mettersi in luce grazie ad un sound niente male, violento ed arcano al punto giusto. Oggi, con la collaborazione di Paolo Pieri (Hour Of Penance, Aborym) in veste di produttore, il quartetto compie un ulteriore passo in avanti nella propria carriera, gettando in pasto agli ascoltatori un disco solido ed infernale, anche se non del tutto esente da difetti. In bilico tra Necrophobic e Behemoth (periodo “Satanica”/“Thelema.6”), la tracklist parte alla grande con il trittico “Soul On The Acheronte”, “Lord Of Mayhem” ed “Aurispice”, in grado di conciliare forza bruta ed atmosfera come se nulla fosse: urla, chitarre e tastiere mefistofeliche danno vita ad un autentico abominio, sorrette da una sezione ritmica poco fantasiosa ma funzionale alla causa. Peccato che, dopo un inizio tanto convincente, gli entusiasmi vadano scemando con il passare dei minuti, per giungere ad un paio di brani riempitivi che nulla aggiungono alla qualità del full-length. La strada imboccata, comunque sia, è quella giusta: non resta che affilare le armi per ambire al trono attualmente detenuto da realtà come Ecnephias e Black Flame.
P.S. Il disco, autoprodotto dalla band, verrà ristampato su larga scala il prossimo settembre dalla britannica Abyssus Records.