VOLTURIAN – Red Dragon

Pubblicato il 17/05/2022 da
voto
6.5
  • Band: VOLTURIAN
  • Durata: 00:38:20
  • Disponibile dal: 20/05/2022
  • Etichetta:
  • Scarlet Records

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Da un po’ di tempo a questa parte il tema della diversità è – fortunatamente – diventato un imperativo, venendo applicato dalle aziende sopprattutto per quanto riguarda la parità di genere. Alla Scarlet Records sembrano aver preso a cuore questo tema, e così negli ultimi anni abbiamo assistito a una moltiplicazione nel roster di rappresentanti del gentil sesso, anche se le rispettive band finiscono stilisticamente per somigliarsi tra di loro. Il caso dei Volturian, nati qualche anno fa come sodalizio artistico tra Federica Lanna (cantante degli Sleeping Romance) e Federico Mondelli (chitarrista Frozen Crown) è al tempo stesso applicazione della regola ed eccezione, dato che rispetto al classico copione dei Theatre Of Tragedy di metà anni ’90 ci troviamo qui più in zona Amaranthe e The Birthday Massacre. Come già nel precedente “Crimson”, pezzi come “Stay”, “Harley” o “Empty World” riprendono le sonorità modern metal degli In Flames d’inizio millennio (quelli di “Reroute To Remain” per intenderci) aggiungendo un po’ di pacchianeria assortita stile Eurovision e il cantato di Federica, brava se pur difficilmente distinguibile dalle colleghe più famose. Rispetto al suo predecessore, si avverte la volontà di variare un po’, e quindi nella parte centrale troviamo pezzi sostenuti dalla sola elettronica (“Torn Asunder”, che a tutti gli effetti starebbe meglio su “A State Of Trance” più che su Rock TV), altri più vicini al gothic più teatrale dei Theatres Des Vampires (“Burn It Up”) o all’electro-pop più raffinato (“Distant Caress”, una versione più dark dei Ladytron). Pur apprezzando la voglia di sperimentare dobbiamo dire che questi passaggi ci hanno convinto di meno, così come sul finale la più anonima “Freeze” è solo in parte compensata da “Bury Me”, prima che la strumentale EDM “Descent” faccia calare il sipario su un secondo disco con quattro-cinque pezzi notevoli, ma complessivamente un po’ meno coinvolgente rispetto all’esordio.

 

TRACKLIST

  1. Rebirth
  2. Stay
  3. Harley
  4. Empty World
  5. Torn Asunder
  6. Burn It Up
  7. Distant Caress
  8. Bury Me
  9. Freeze
  10. Descent
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