VOMIT THE SOUL – Cold

Pubblicato il 10/11/2021 da
voto
7.5
  • Band: VOMIT THE SOUL
  • Durata: 00:32:53
  • Disponibile dal: 12/11/2021
  • Etichetta:
  • Unique Leader

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In un mondo dove la realtà supera spesso la fantasia, non dovrebbe stupire il ritorno di un gruppo come i Vomit The Soul, scioltosi ancora giovane e all’apice del “successo”, non molto dopo la pubblicazione dell’acclamato “Apostles of Inexpression”, secondo album di una carriera che allora sembrava proprio sul punto di decollare. Dato che siamo appunto ormai abituati agli avvenimenti – e, nel panorama musicale, alle reunion – più impensabili, sorprende dunque sino a un certo punto la ricomparsa della death metal band italiana, i cui membri storici sono comunque sempre rimasti attivi con altri progetti dal 2011 a oggi. Raggiunti dal nuovo bassista Stefano Rossi Ciucci, già chitarrista di Bloodtruth e Instigate, il cantante/chitarrista Max Santarelli e il batterista Ycio Orsanigo hanno rimesso in moto la loro vecchia creatura, rivolgendosi poi al fido Stefano Morabito e ai suoi 16th Cellar Studios (Hour Of Penance, Fleshgod Apocalypse, Eyeconoclast) per curare il mixaggio e il mastering di questo “Cold”, replicando di fatto il processo di lavorazione che portò al fortunato “Apostles…” oltre un decennio fa.
È indubbio che i Vomit The Soul abbiano maturato già dalla fatica precedente una propria direzione precisa, la quale parte dal death metal del cosiddetto filone brutal/slam sino ad arrivare alla elaborazione di un sound dinamico e personale, che sa puntualmente miscelare tecnica e groove. Se “Apostles…” aveva impressionato anche per una certa componente orecchiabile, che aveva reso canzoni come “Self Perception Veil” o “Extirpated from Absurdity” delle hit immediate, il nuovo album si presenta tuttavia con uno spirito più frenetico, elargendo un profluvio di cambi di tempo e riassestamenti che portano le ritmiche e le strutture dei brani ad acquistare alcune nuove sfumature. La mappatura del nuovo repertorio non presenta dunque soltanto geni di Dying Fetus e Despised Icon: pur non rinunciando affatto a breakdown e rallentamenti immani, la tracklist appare più che mai costruita su un’incalzante progressione di riff, a creare un movimento ascendente in cui si fa notare ampiamente anche il lavoro del basso. In ogni caso, è chiara l’impronta storica della band, che su “Cold” non dimentica alcun elemento cardine della propria proposta, confezionando nove tracce poderose e febbrili, incanalate in un meccanismo di composizione e interplay che risulta come prevedibile fluido e collaudato.
Certo, per chi ha vissuto i cosiddetti anni d’oro del death metal italiano anni Duemila, “Apostles of Inexpression” resterà sempre un disco speciale, da annoverare fra gli intoccabili del nostro panorama, ma con pezzi come “Irreversible Damnation”, “Mausoleum of Ineptitude” o “Deprivation of the Soul”, i Vomit The Soul si sono senz’altro resi protagonisti di un ritorno più che convincente, che ispira familiarità, certezze e tantissima voglia di riascoltare questa musica dal vivo. Bentornati.

TRACKLIST

  1. Cold
  2. Irreversible Damnation
  3. Unchained from the Reflection
  4. Mausoleum of Ineptitude
  5. Prelude to Nothing
  6. Wordless Litany
  7. The Lost Auera
  8. Venerable No-One
  9. Depravation of the Soul
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