voto
7.0
7.0
- Band: VOMITORY
- Durata: 00:36:24
- Disponibile dal: 26/04/2011
- Etichetta:
- Metal Blade Records
- Distributore: Audioglobe
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A due anni dall’acclamato "Carnage Euphoria", tornano fra noi i Vomitory. Ed è tutta un’altra musica? Certo che no. Death metal suonato con clava e mazza ferrata era prima e death metal suonato con clava e mazza ferrata è tuttora. A voler proprio cercare qualche differenza rispetto alle recenti prove del quartetto, si rintraccia una maggiore propensione al midtempo, che porta "Opus Mortis VIII" a configurarsi come il disco ritmicamente più completo nella discografia. Basta infatti ascoltare le prime tre/quattro canzoni della tracklist per rendersi conto che, a livello di andature, gli svedesi non sono mai stati così vari. Si va dal blast-beat di pura ignoranza al rallentamento cavernoso, passando in rassegna tutto ciò che sta in mezzo, compresa qualche sbandata puramente thrash che sembra essere ormai diventata parte integrante del sound dei nostri. Rispetto a "Carnage Euphoria", si è inoltre ampliata di un poco anche la gamma di influenze del riffing; è altresì divertente mettersi a scovare tutti i vari omaggi che sono stati disseminati nel lavoro… Napalm Death e Malevolent Creation nell’opener dal sobrio titolo "Regorge In The Morgue", Slayer in "Bloodstained", Bolt Thrower in "Shrouded In Darkness" e via così! Purtroppo ci tocca segnalare anche un paio di tracce-riempitivo che, al contrario, non erano presenti nella precedente opera. Tuttavia è poca roba se si decide di analizzare il disco nel suo insieme. La proposta dei Vomitory continua a risultare rabbiosa, sanguigna e ispirata quanto basta a mantenere la band in una posizione di rilievo nella scena death metal europea. La volontà di dimostrarsi all’altezza è palese e ancora una volta il pollice è in su.