
voto
5.5
5.5
- Band: VREID
- Durata: 00:45:24
- Disponibile dal: 22/06/2007
- Etichetta:
- Indie Recordings
- Distributore: Audioglobe
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A solamente un anno di distanza dal buon “Pitch Black Brigade”, secondo album della discografia della band norvegese, ecco arrivare dalle fredde lande nordiche questo “I Krig”. La band, nata dalle ceneri dei Windir (è formata da 3 ex membri della storica band), suona fondamentalmente un black metal farcito di groove e ritmi che sanno di rock and roll e thrash. Questi elementi, che hanno differenziato i lavori del combo norvegese rispetto al black metal oltranzista, sono ancora presenti in questo nuovo album. Ma a questi vanno ad aggiungersi una melodia presente in molti brani (in varie forme) e dei cori con voce pulita mai ascoltati prima che sanno anche un po’ di folk considerato che il cantato dei nove brani è tutto in norvegese. L’album inizia con “Jarnbyrd”, canzone che parte piano con dei riff di chitarra ripetuti e una prima traccia di melodia nella parte centrale. “Under Isen” parte come song uptempo, con un riff melodico e la classica voce Vreid urlata accompagnata da una backing vocal melodica. Un inzio molto soft, formato da un arpeggio di violino seguito da una bella melodia di chitarra, apre “I Krig” che su uno screaming efferato si lancia a tutta velocità salvo poi rallentare. “Væpna Lengsel” si mantiene su un ritmo costante ed è abbastanza cattiva mentre bello è anche il coro di “Fangegard” una delle canzoni migliori del disco. Di certo l’album è più morbido e un po’ troppo ripetitivo, tutte le canzoni si assomigliano un po’ e quelle belle sfuriate thrash di “Pitch Black Brigade” sono solo un ricordo. Svolta melodica, quindi, per la band norvegese che mantiene qualche connotato tipico degli esordi aggiungendo queste soluzioni che a volte non hanno esiti disprezzabili. Album né carne né pesce, con song che non hanno tutte un filo conduttore. Per chi scrive “I Krig” non raggiunge i livelli del precedente. Passo falso.