4.5
- Band: W.A.S.P.
- Durata: 00:46:48
- Disponibile dal: 12/10/2004
- Etichetta:
- Sanctuary Records
- Distributore: Edel
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Pochi mesi dopo la release di “The Neon God Part 1” ecco uscire il secondo capitolo di questo affascinante concept album partorito dalla mente del diabolico Blackie Lawless. Se la prima parte di quest’opera è riuscita a convincere nonostante le idee non certo freschissime (in gran parte ispirate al capolavoro “The Crimson Idol”), il disco che ci troviamo fra le mani segna un brusco tracollo perché la mancanza idee ha purtroppo raggiunto il massimo grado possibile. Come spiegare ai fan che su nove canzoni ben due (“Resurrector” e “The Last Redemption”) ricalcano pari pari le melodie di “Sister Sadie”, song presente nel primo capitolo, come spiegare ai fan che il pathos, la forte carica emotiva della precedente release viene totalmente abbandonata in favore di brani più diretti, ma assai monotoni e privi di mordente? Fortuna che alla sei corde c’è un certo Darrell Roberts, chitarrista dotato che convince tanto quanto in passato, che sembra l’unico a non aver perso vitalità nel suonare i nuovi pezzi del concept. Blackie Lawless, cantante da sempre famoso per la sua capacità di “recitare” le sue composizioni, non fa di certo molto per risanare questo disastro, la sua performance è statica e poco avvincente, con il risultato di un’impoverimento generale di ciò che è destinato ad essere ricordato come uno dei peggiori capitoli della carriera dei W.A.S.P. “The Neon God Part 2 – The Demise” è un tentativo mal riuscito di riciclarsi, e da una band del calibro dei W.A.S.P. è inaccettabile.