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- Band: W.A.S.P.
- Durata:
- Disponibile dal: //2001
- Distributore: Edel
Il ritorno dei perversi più famosi del metal non poteva essere battezzato meglio! Blackie Lawless ha deciso di fare un come-back al sound primordiale della band, roccioso, diretto e metallico, mantenendo sempre quell’atmosfera oscura, cupa e struggente che negli anni è diventata un marchio di fabbrica della band. Non più le incertezze apparse su “Kill Fuck Die” o “Helldorado”, non più un tentativo poco ispirato di imitare sè stessi alla meglio, ma la consapevolezza di aver ritrovato tutta propria vena compositiva, creando brani destinati a divenire classici del genere. Pezzi come “Let It Roar” o “Loco-Motive Man” riportano alla mente le sonorità di “The Headless Children”, a mio parere l’album più azzeccato dei W.A.S.P., Chris Holmes è in piena forma e pare non risparmiare nemmeno uno di quei riffs che lo hanno reso famoso! Solo dal suo titolo la song “Who Slayed Baby Jane” fa capire di che pasta è “fatta”, mentre gli amanti del Rock’n’Roll non potranno far altro che gridare a squarciagola le parole di “Wasted White Boys”. Blackie Lawless ha fatto centro ancora una volta, la sua voce, unica nel panorama heavy metal, grida ancora vendetta, rabbia e terrore, sì terrore maledetto! E lo grida proprio come lo faceva quasi vent’anni fa, stesso modo, stessa alchimia di suoni. L’unico mio rammarico è stata l’impossibilità di leggere i pezzi, non compresi nel promozionale, fremo dalla voglia di poter capire a fondo le parole maledette e le storie dannate raccontate in ogni singolo brano. Siamo noi così “pervertiti sessuali” ( e soprattutto musicali!!) per accogliere e sopportare quella mazzata sonora che risponde al nome di “Unholy Terror” ?