7.0
- Band: WAR OF AGES
- Durata: 00:36:00
- Disponibile dal: 24/04/2012
- Etichetta:
- Facedown Records
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Il solito equilibrato disco di melodic metal/metal-core targato War Of Ages. Il gruppo della Pennsylvania torna a offrirci una manciata di nuove composizioni nel corso delle quali la formazione giostra agevolmente tra impatto ed emozioni. Da una parte la potenza, affidata all’indole decisa e aggressiva dei riff portanti, dall’altro uno spiccato gusto melodico, talora con tratti quasi “sentimentali”, altrove semplicemente con eleganza. Le influenze melodic death metal e metal-core made in USA danno rigore e solidità all’architettura dei pezzi, lasciando allo stesso tempo spazi adeguati agli interventi solisti e, naturalmente, alle clean vocals di Leroy Hamp, mai così disinvolte e in evidenza. Siamo difatti al cospetto dell’album più cadenzato e orecchiabile della discografia della band, quello in cui le suggestioni targate Killswitch Engage (epoca “The End Of Heartache”) sono maggiormente palesi e quello dove il songwriting dei Nostri – più che nelle precedenti occasioni – rischia a volte di sfociare in un’imitazione un po’ manierista. Un punto debole indubbio, ma che tutto sommato non compromette completamente la riuscita del disco, che, come da tradizione per i ragazzi, vive sempre e comunque di melodie e ritornelli tanto lineari quanto azzeccati. Dopo tutto, nella proposta dei War Of Ages non vanno certo cercati significati profondi o chissà quale spessore: i Nostri suonano da sempre un metal-core di matrice statunitense caldo e ben confezionato; non hanno pretese, se non quella di arrivare al cuore dei grandi appassionati di questo sound e di richiamare direttamente la florida stagione dei primi anni 2000. Anche con “Return To Life” la missione può dirsi nel complesso compiuta: il quartetto ricorda tanto Adam Dutkiewicz e compagni, ma non si può dire che pezzi come “Redeemer” o “With Honor” non si lascino ascoltare.