WARFECT – Spectre Of Devastation

Pubblicato il 29/11/2020 da
voto
7.0
  • Band: WARFECT
  • Durata: 00:41:49
  • Disponibile dal: 13/11/2020
  • Etichetta:
  • Napalm Records
  • Distributore: Audioglobe

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Il periodo corrente, malgrado le connotazioni negative di cui tutti siamo ben a conoscenza, sta fornendo numerosi spunti di gioia ed esaltazione agli estimatori delle sonorità più violente e terremotanti, in linea con gli stilemi del thrash metal di stampo europeo (e non solo). Oltre a mostri sacri del calibro di Sodom e Darkness, possiamo trovare tanta qualità anche tra gli schieramenti meno in vista: tra questi, vogliamo portare oggi alla vostra attenzione il quarto full-length ufficiale degli svedesi Warfect, un trio che nell’arco di dieci anni è riuscito a compiere numerosi passi in avanti dal punto di vista dell’incisività e qualità generale del songwriting. Il loro nuovo “Spectre Of Devastation”, dietro una copertina che a prima vista potrebbe quasi far pensare ad una proposta decisamente più melodica, cela quaranta minuti buoni di thrash metal grezzo al punto giusto ed affilato come una lama, con ben più di un rimando ad illustri colleghi europei ed arricchito da un sottilissimo alone di epicità, volto a donare al pacchetto un retrogusto storico e belligerante.
La titletrack altro non è che un intro, volto a far aleggiare nell’ambiente quell’atmosfera mefitica e decadente, necessaria perché il devastante trittico iniziale, composto da “Pestilence”, “Rat King” e “Left To Rot”, possa proiettare direttamente l’ascoltatore tra opprimenti mura antiche, mentre una terribile pestilenza miete vittime per volontà di diabolici individui vestiti di rosso e ratti famelici. Il sound riporta sin da subito alla mente gli stessi Sodom, soprattutto per quanto riguarda lo stile vocale del frontman Fredrik Wester, e anche il comparto strumentale non si discosta molto da quanto fatto dalle grandi formazioni teutoniche, tuttavia riteniamo che i Warfect abbiano attinto bene dai giusti calamai, osando forse un po’ troppo poco dal versante dell’originalità e scadendo un paio di volte nel citazionismo, ma sempre con la visuale ben focalizzata sull’obiettivo.
Brani come “Into The Fray” e “Colossal Terror” lasciano poco spazio a dubbi, in quanto l’istinto predominante non può che consistere nel gettarsi di prepotenza in un moshpit mentre la sezione ritmica macina sfuriate e blastbeat, ma senza dimenticarsi della chitarra solista, che pur non sfociando nel virtuosismo puro svolge adeguatamente il proprio mestiere. In particolar modo, riteniamo che la conclusiva “Dawn Of The Red” rappresenti il punto più alto raggiunto dall’album, dal momento che pare riuscire a rilanciare le medesime idee con una freschezza e una capacità di coinvolgimento ancora più palpabili, rispetto a quanto udito nei minuti precedenti. A quanto detto finora aggiungete anche una produzione pressoché sprovvista di difetti di sorta, e non c’è da stupirsi visto che stiamo parlando di Napalm Records, e più nello specifico di Flemming Rasmussen, il cui curriculum non ha certo bisogno di lenti di ingrandimento per mettere in mostra i meriti conseguiti nel corso della carriera.
Questo ci mette parzialmente in crisi al momento di tirare le somme, tenendo conto che con “Spectre Of Devastation” ci siamo davvero divertiti e sfogati a dovere senza notare dei difetti effettivi, ma in tutto questo non possiamo chiudere gli occhi su una mancanza decisamente troppo marcata di spunti personali, senza i quali i Warfect finiscono inevitabilmente con l’apparire come degli ottimi rappresentanti dell’orda thrash metal made in Europe, ma assolutamente nulla di più. In ogni caso, se apprezzate il genere potete stare tranquilli, poiché di materiale per gasarsi ce n’è davvero parecchio.

TRACKLIST

  1. Spectre Of Devastation
  2. Pestilence
  3. Rat King
  4. Left To Rot
  5. Hail Caesar
  6. Into The Fray
  7. Colossal Terror
  8. Witch Burner
  9. Dawn Of The Red
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