7.5
- Band: WARMBLOOD
- Durata: 00:38:07
- Disponibile dal: 24/11/2017
- Etichetta:
- Punishment 18 Records
- Distributore: Andromeda
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Quarto capitolo sulla lunga distanza per i veterani death metallers lombardi Warmblood, un gruppo che potrà avere vari difetti ma a cui, certamente, non mancano qualità fondamentali per questo genere come l’attitudine e la passione. Oggi più che mai il terzetto di Lodi ha messo in campo tutte le proprie forze componendo quello che, a parere di chi scrive, è il miglior capitolo della loro carriera, o se non altro quello più maturo, pienamente consapevole dei propri mezzi e delle proprie caratteristiche da mettere in risalto. Nulla fondamentalmente è cambiato dal punto di vista stilistico rispetto al passato: i Warmblood sono un gruppo che suona un death metal diligentemente bilanciato tra la vecchia scuola europea e americana, proponendo i classici uptempo tipicamente nordici, con un uso delle vocals e un riffing prettamente brutale, debitore per influenze a gruppi come Suffocation, Deeds Of Flesh e Dying Fetus su tutti. Ad impreziosire il tutto, poi, troviamo le ottime incursioni solistiche, ora di stampo thrashy, ora di stampo progressive che, mai come oggi, donano alla proposta dei Warmblood, un respiro melodico e uno slancio da non far passare inosservato. I Nostri non hanno mai fatto mistero infatti di avere un background musicale che comprende anche ascolti di band come Coroner o Testament, e dobbiamo dire che in questo platter le loro conoscenze musicali sono tutte state incastrate come i pezzi di un puzzle. Menzione particolare, a proposito di quanto appena affermato, la merita la suite centrale del disco, “Cloister of the Dead” che, suddivisa in tre parti, esplora e funge da vero e proprio cartello della band, dimostrando le loro capacità sia nel picchiare duro con ignoranza (ovviamente nell’accezione più positiva del termine) che nel comporre qualcosa di più ragionato ed evocativo, ma senza mai perdere di vista l’essenza del sound nero come la pece e l’energia adrenalonica che li caratterizza. Sia ben chiaro che non stiamo tessendo le lodi di un gruppo dalla personalità dirompente, o dalla genialità indomata, ma di una band che ha composto un disco che, nel suo genere, sarebbe un peccato ignorare completamente, quello sì. Fatevi sotto e date loro una possibilità in più, i Warmblood la meritano.