
7.5
- Band: WARMOON LORD
- Durata: 00:43:09
- Disponibile dal: 25/05/2025
- Etichetta:
- Werewolf Records
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A quattro anni di distanza dal precedente “Battlespells”, arriva il nuovo lavoro del progetto Warmoon Lord, “Sacrosanct Demonopathy”.
Il lavoro svolto in questa occasione dall’artista Lord Vrajitor è persino più maturo ed attraente del pur interessante predecessore: infatti, il black metal sinfonico dei Warmoon Lord sin dall’opener “Warpoems & Tragedies”, brano introduttivo ipnotico, ci fa entrare in un mondo che, anche dalle cover degli album, sembra quello di un universo fantasy, ricco di guerre e violenza.
Il sound stavolta è più cristallino e ha perso leggermente qualcosa in peso ed aggressività rispetto al passato, ma l’atmosfera per fortuna è rimasta inalterata, se non leggermente accresciuta; anche il riffing è più maturo, ci sono ottimi intrecci di chitarre e nonostante l’album mantenga una sua violenza intrinseca, esso risulta in linea generale maggiormente melodico che in passato.
I Warmoon Lord mettono subito la quinta partendo con l’ottima “Invoking The Retribution Eidolon”, una canzone bella ritmata con delle cavalcate portentose per poi andare a mille all’ora, trascinata da un ottimo riffing che può riportare alla mente la scuola melodica svedese di Naglfar e compagnia bella.
Il brano successivo “A Hungering Yoke” unisce invece superlativamente melodia e violenza in un connubio quasi perfetto: da notare come lo screaming di Lord Vrajitor, rimanga, qui e per tutta la release, bestiale ed estremo. Emozionante anche lo stacco acustico a metà canzone, in grado di dimostrare come questo artista riesca a costruire le strutture delle canzoni in modo non semplice ed impeccabile, sinonimo di grande intelligenza artistica.
Il livello ottimo permane anche sulla successiva “Tartatos Offering”, che non si risparmia in fatto di violenza e velocità, e su cui incide un riffing tagliente, capace in un frangente di ricordare un altro combo black metal svedese, ovvero i sottovalutatissimi Thy Primordial del primo periodo della loro carriera. La successiva “Uncreation’s Dragon” rallenta i ritmi forsennati per dare più spazio alle parti cadenzate ritmate, creando una fitta atmosfera ammaliante, mentre quando arriva il brano “His Enigmatic Way” si sentono all’inizio persino degli echi thrash metal, esaltandolo in un modo diverso rispetto ai precedenti, per poi trasformarsi nella parte centrale in un momento epico e maestoso ed infine concludere con la violenza di un riff stridente in stile Blot Mine (altra band svedese del passato).
Forse l’unico brano ad avere nel proprio DNA un sound ‘finnish black metal’ è l’abrasiva “Daemonic Supremacy Enthroned”, mentre “Torch Of Magickal Arte” è il lento e melodico capitolo conclusivo che fa terminare il nostro pellegrinaggio con la fantasia attraverso reami in guerra.
È bello sapere che, pur essendo un solo project, Warmoon Lord ha anche una buona attività concertistica in quanto Lord Vrajitor si fa aiutare da diversi altri artisti per portare sul palco una musica che, come nel caso di questo nuovo album, sembra essere decisamente accattivante in veste live. Magari non avranno il classico stile tipicamente finnico per essere una black metal band proveniente dal paese dei mille laghi, ma di certo i Warmoon lord sono una promessa musicale diventata ormai realtà.