8.0
- Band: WARRANT
- Durata: 00:52:10
- Disponibile dal:
- Etichetta:
- Frontiers
- Distributore: Frontiers
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Negli anni Ottanta, l’hard rock americano ha vissuto il suo periodo di massimo splendore con una moltitudine di band validissime in testa alle classifiche. Tra questi vi erano i Warrant, che dal 1989 al 1996 hanno venduto oltre dieci milioni di copie in tutto il mondo, firmando numerosi singoli di successo e apparendo più volte sui canali musicali. A cinque anni dall’ultimo “Born Again”, la band di Hollywood si ripresenta sul mercato con il nuovo “Rockaholic”. La ricetta proposta dai Warrant è quella classica, mid tempo patinati, pieni di melodie catchy e cori ammiccanti. L’opener “Sex Ain’t Love” (il titolo è tutto un programma) ci riporta negli anni d’oro dell’hair metal grazie a irresistibili riff di chitarra e ad un’ottima performance vocale del “nuovo” Robert Mason. “Sanke” procede sulle stesse coordinate grintose, mentre con la successiva “Dusty’s Revenge” i Warrant riducono la loro foga a favore di una veste melodica quasi studiata per fare del brano un possibile radio hit. Turner ed Allen non hanno perso il loro tocco magistrale, le loro chitarre sprigionano groove ed emozioni senza lesinare energie. Siamo certi che la ballad “Tears In The City” scalderà il cuore delle fan ancorate alle sonorità più classiche dell’hard rock; il buon Robert Mason si dimostra perfettamente all’altezza dei suoi predecessori. Fa piacere vedere come i Warrant si siano mantenuti in grande forma a distanza di un lustro dal loro ultimo lavoro, i brani di “Rockhaolic” possono reggere il confronto con i loro migliori cavalli di battaglia, traguardo che poche vecchie glorie possono vantare dopo tanti anni di carriera. La chiusura del disco è affidata alla potente “The Last Straw”, uno degli estratti più potenti e diretti dell’intero lavoro, voci ed assoli si intrecciano in una devastante esplosione di adrenalina scandita da un ritornello pienamente azzeccato. I Warrant hanno sfornato uno dei migliori dischi hard rock dell’anno, ancora una volta il ruggito dei vecchi leoni non si è fatto attendere.
[quote type=”center”]uno dei migliori dischi hard rock dell’anno[/quote]