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- Band: WARRIOR
- Durata:
- Disponibile dal: //2001
- Distributore: Audioglobe
A tre anni di distanza dal buon “Ancient Future”, ecco tornare sulle scene i mitici Warrior, gruppo di cui forse in pochi hanno sentito parlare nonostante la pubblicazione di quella vera perla del metal classico che risponde al nome di “Fighting for the Earth”, uscito nell’ormai lontano 1985. Proprio in seguito alla pubblicazione del loro debutto i Warrior si sciolsero e per molti anni non fecero sapere più nulla di loro, per poi tornare prepotentemente nel 1998 con il già citato Ancient Future, inserendosi di diritto tra le reunion più importanti avvenute negli ultimi anni. Nonostante la copertina ed il titolo in stile “high-tech” e futuristico, questo “The Code of Life” è un disco di puro heavy metal ottantiano, di chiara matrice americana e disseminato di riferimenti ai grandi Metal Church, costituito da una serie di rocciosissimi riff privi di ogni fronzolo ed aggressivi come non mai… il tutto reso ancora più prezioso dall’ottima produzione e dall’eccezionale prova canora del veterano Rob Rock! I pezzi si susseguono senza lasciare un minimo di tregua all’ascoltatore, ed almeno per le prime cinque tracks non si assiste al minimo cedimento! Pezzi come l’opener “Day of Reckoning” e la successiva “Kill the Machine” sono un vero e proprio inno all’heavy metal con l’“H” maiuscola, e chiunque sia ancora legato ad un certo tipo di sonorità non potrà che adorarle, mentre “Open Your Eyes” è una potentissima mid-tempo che fortunatamente di squallido e sdolcinato ha solo il titolo. Insomma, i rinati Warrior non hanno assolutamente niente a che spartire con quei fantocci che al giorno d’oggi si proclamano portabandiera dell’heavy metal classico come gli Hammerfall. Direi anzi che si tratta di una delle reunion più fortunate dopo quella degli altrettanto mitici Agent Steel. Unico difetto (a seconda delle interpretazioni) di The Code of Life potrebbe essere il suo stile se vogliamo “sorpassato”, diretto e “in your face” come usava un tempo, assolutamente privo di contaminazioni e di qualsivoglia ammiccamento alle sonorità più moderne in voga in questi anni. Tutti coloro i quali esigono l’“evoluzione” musicale ad ogni costo sono avvisati, mentre a tutti gli altri (e soprattutto ai defender) raccomando fortemente l’acquisto di questo disco!