7.5
- Band: WATCHMAKER
- Durata: 00:29:48
- Disponibile dal: 21/06/2005
- Etichetta:
- Earache
- Distributore: Self
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Gradevoli sin dalla copertina illustrante teschi impalati su baionette e ulteriormente accattivanti per via del titolo “Kill.Fucking.Everyone”, gli americani Watchmaker tornano a calcare le scene dopo il debutto “Kill.Crush.Destroy” di un paio di anni fa. L’assunto di base è sempre lo stesso: nichilismo e ossessione, violence and bloodshed. Il fatto importante è che “Kill.Fucking.Everyone” è l’innesco definitivo del potere detonante già mostrato dal suo predecessore, ancora legato a stilemi grind seppur estremamente efficace. Questa nuova fatica (originariamente sotto Willowtip Records, poi ristampata da Earache) è l’inquietante precipitato di una miscela di Sadistik Execution, Seven Minutes Of Nausea, Mayhem e chiunque altro, negli anni, abbia grugnito insensatamente in un microfono; meno di mezz’ora, la durata ideale di un album metal da “Reign In Blood” in poi, di incessante guerriglia chaos core impastata, incomprensibile, traballante nella propria primitiva ferocia. Poi capita che dal maelstrom sonoro si sollevi la carcassa di una melodia, un’idea di furore bellico, e che riscompaia nel giro di pochi secondi, avendo lasciato un segno permanente, rivelando la forza dei Watchmaker: un’espressività tangibile, la capacità di infiltrarsi nella percezione di chi ascolta. Che “Kill.Fucking.Everyone” aderisca ad un’idea di metal non più di moda (quella di Venom, Possessed, Sarcofago…) e ne estremizzi le finalità e i mezzi è un dato di fatto, ma ci rifiutiamo di credere che la spigolosità, l’intensità, la crudezza di certe forme di musica incontrollabilmente aggressiva siano diventate demodè.